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Splash Damage era pronta ad auto-pubblicare Extraction

Ma l'intervento di Nexon America le ha fatto cambiare idea.

Splash Damage aveva programmato di auto-pubblicare Extraction, lo shooter free-to-play un tempo denominato Dirty Bomb, prima di firmare l'accordo con Nexon America.

Nel 2010, quando il gioco è nato, si era pensato ad un erede "self-funded" di Wolfenstein: Enemy Territory.

"Volevamo operare da soli, era quello il nostro piano", ha spiegato il CEO Paul Wedwood, come riporta VG247. "L'avremmo fatto crescere organicamente. Se guardate gli altri sviluppatori indipendenti, loro hanno buoni giochi, ma questi giochi hanno solo piccoli spazi sul mercato, il che è una vergogna".

"Non penso che Extraction non avrebbe avuto il potenziale per crescere esponenzialmente, ma ci sarebbe voluto molto più tempo per fare tutto".

Avatar di Paolo Sirio
Paolo Sirio: Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.
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