"Star Citizen è una truffa". Un utente riesce a ottenere $2500 di rimborso dagli sviluppatori
Dopo diverse peripezie in tribunale.
Quello di Star Citizen è un caso molto particolare dato che ci troviamo di fronte a un gioco che ha raccolto $117 milioni e che rappresenta in un certo senso un metronomo del fenomeno del crowdfunding.
Se il titolo di Cloud Imperium Games dovesse rivelarsi un successo tutto andrebbe per il meglio ma in caso contrario potremmo trovarci di fronte a una disfatta colossale per l'intero mondo di Kickstarter e del finanziamento da parte dei giocatori.
Oggi vi parliamo di un caso piuttosto particolare, il caso di Streetroller, un utente che passando attraverso vie legali è riuscito ad ottenere un rimborso di ben $2500 dalla software house responsabile del progetto. L'utente in questione definisce l'intero progetto come "una truffa" e ha deciso di chiedere un rimborso dopo che Cloud Imperium ha cambiato i termini del servizio per rendere proprio i rimborsi più difficili.
Si è passati, infatti, dal poter chiedere un rimborso se dopo 18 mesi gli oggetti previsti dal tier e/o il gioco non sono stati consegnati a poterlo chiedere solo nel caso in cui la software house dovesse smettere di sviluppare il gioco o non dovesse inviare quello per cui si è pagato.
Streetroller si è lamentato del fatto che dopo moltissmo tempo e ben $117 milioni raccolti il gioco rimane irrealizzato e che non rappresenta più ciò per cui ha pagato originariamente. Naturalmente CIG non era d'accordo con questa richiesta ma ha, infine, versato il rimborso non perché fosse giusto ma perché era nel suo miglior interesse farlo.
Ora staremo a vedere se anche altri giocatori decideranno di seguire la strada del rimborso. Cosa pensate di questa vicenda e del caso Star Citizen?
Fonte: Eurogamer.net