Star Wars Jedi: Fallen Order, il director ha dichiarato che il crunch è stato assolutamente volontario
"La vita al di fuori è molto più importante del lavoro".
Il fenomeno del crunching è molto attuale in questo periodo. Recentemente studi come CD Projekt RED e Crystal Dynamics hanno dichiarato che i loro dipendenti da questo punto di vista sono tutelati, in quanto nessuno di loro è obbligato a fare straordinari.
Così è anche per Respawn, studio di sviluppo di Star Wars Jedi: Fallen Order. Durante un'intervista a Stig Asmussen ha parlato di come la sua squadra ha gestito il periodo di lavoro intenso durante lo sviluppo del gioco. "Abbiamo fatto qualcosa di diverso rispetto a quando siamo stati coinvolti in altri progetti" ha dichiarato. "I progetti passati a cui ho lavorato richiedevano crunch time obbligatorio. Tutti ci dicevano 'dovete lavorare queste ore' e ci siamo resi conto che questo non era un approccio equo e sostenibile. Non vogliamo trattare il nostro team come un gruppo di bambini dicendo quello che devono fare e non fare. Se vogliono fare delle ore extra è una scelta loro, nessuno li obbliga, li supporteremo dandogli anche del cibo, insomma potranno stilare un proprio programma".
Asmussen ha dichiarato anche di controllare i dipendenti che vogliono fare straordinari. "Mi è capitato alcune volte di dire a qualcuno di tornare a casa. Quando sei focalizzato su un obiettivo perdi il senso del tempo, ma così si rischia di affaticare le persone. Noi di Respawn siamo convinti che la vita al di fuori del lavoro sia più importante del lavoro in ufficio".
Sebbene sia difficile giudicare ciò che accade all'interno di uno studio basandosi solo su ciò che dicono i leader, Respawn sta trattando equamente i propri dipendenti, quindi è probabile che questo approccio sia valido anche per Star Wars Jedi: Fallen Order, che arriverà su PC, Xbox One e PlayStation 4 a partire dal 15 novembre. Tra i nuovi dettagli che sono stati svelati del gioco abbiamo scoperto che non sarà presente il viaggio rapido.
Fonte: GamingBolt