Steam la terra dei 'fallimenti'? L'80% dei giochi ha un guadagno inferiore a $5.000 nelle prime due settimane
Un'analisi che prova ad andare oltre gli annunci di Valve.
Sono passati ormai due anni da quando Valve ha chiuso Steam Spy, promettendo l'arrivo di uno strumento più dettagliato per calcolare vendite e guadagni dei giochi sulla piattaforma. Recentemente la società ha infatti pubblicato alcuni dati inerenti le vendite dei giochi, riscontrando così un notevole aumento rispetto al 2012. Ma la visione selettiva dei dati di Valve lascia fuori un enorme numero di giochi che fanno meno di 5.000 dollari nelle loro prime due settimane sugli scaffali virtuali di Steam. Un'analisi di Ars Technica rivela che questi titoli sono la stragrande maggioranza negli ultimi cinque anni.
Per ottenere il risultato, il sito ha utilizzato i dati forniti da Valve stessa: questi stabiliscono il numero di giochi che superano i 5.000 $, 10.000 $, 50.000 $, 100.000 $ e 250.000 $ nelle loro prime due settimane, rispettivamente, per anno di rilascio. In seguito il sito ha confrontato quei numeri con il numero totale dei giochi pubblicati da Steam per ogni anno, come raccolto da Steam Spy. In questo modo si è in grado di capire l'unico numero che Valve non ha menzionato per tutti questi anni: i giochi che hanno guadagnato meno di 5.000 $ in quel periodo di lancio di due settimane.
Dal 2015, sia il tasso di crescita annuale dei giochi di Steam sia la percentuale di quelli che hanno avuto difficoltà al lancio hanno continuato ad aumentare in modo esponenziale, prima di stabilizzarsi nel 2019. A questo punto, tuttavia, il rapporto tra i titoli su Steam che non riescono a raggiungere 5.000 dollari nelle vendite iniziali sono rimaste attorno all'80% negli ultimi tre anni. Come Valve riferisce nel suo post sul blog, questi tagli delle entrate della finestra di lancio sono in qualche modo arbitrari. Un gioco che guadagna 4.000 $ in un paio di settimane, ad esempio, potrebbe essere considerato un enorme successo per un programmatore che lo fa per hobby.
Ma Valve sottolinea anche che "i giochi più recenti che hanno guadagnato circa 10.000 $ nelle prime due settimane hanno guadagnato tra i 20.000 dollari ed i 60.000 nel corso dei 12 mesi successivi al rilascio. Convertendo questo dato in un numero di entrate annuale per uno sviluppatore indipendente in difficoltà, si può notare come le vendite delle prime due settimane inferiori a 5.000 dollari possono essere facilmente considerate un fallimento commerciale (anche se il calcolo cambia se uno sviluppatore può avviare più giochi all'anno o mantenere costanti le vendite per un periodo pluriennale).
Quindi, anche se il numero di successi è aumentato in questi anni, è anche vero che sono aumentati anche i fallimenti, sia su base assoluta che relativa. Per gli sviluppatori, ciò significa che ottenere un gioco su Steam non è affatto una garanzia di riuscire a trovare un pubblico significativo in questi giorni. Per i giocatori, ciò significa vagliare gli elenchi dei negozi di Steam pieni di un sacco di roba inutile che apparentemente poche persone vogliono comprare.
Da parte sua, Valve armeggia sempre più con i suoi algoritmi per far conoscere giochi pressoché mai sentiti; purtroppo però, su una piattaforma in cui ogni giorno vengono pubblicati dozzine di giochi, è inevitabile che qualche sviluppatore venga comunque penalizzato. Ci sono segni che le cose stanno migliorando, però. Come sottolinea Valve nel suo post sul blog, la percentuale di giochi che ha raggiunto il traguardo di vendita iniziale di 10.000 dollari è aumentata dell'11% dal 2018 al 2019.
Questi numeri suggeriscono che i giochi di qualità stanno iniziando a trovare un pubblico ancora più vasto su Steam in questi giorni, mentre i titoli più deboli si stanno dimostrando ancora meno redditizi.
Fonte: Ars Technica