Street Fighter V non punisce i rage quit
Ecco i test di Eurogamer.net.
Lo stato attuale di Street Fighter V delinea il picchiaduro Capcom come un titolo prettamente incentrato sulla competizione e sull'online.
È ormai una prassi, in questo genere di giochi, inserire una sorta di provvedimento per i rage quit improvvisi ma secondo quanto riportato da Eurogamer.net, i rage quit non vengono puniti in alcun modo. Portando avanti una serie di test i nostri colleghi si sono resi conto che con i rage quit non viene riportata né una sconfitta né una vittoria.
La win streak rimane, inoltre, invariata anche se un match è stato interrotto prima del previsto. Apparentemente non si tratta di un problema particolarmente grave per i giocatori occasionali ma coloro che si cimentano nei match classificati si renderanno immediatamente conto del fatto che attraverso il rage quit sia sostanzialmente impossibile peggiorare la propria posizione all'interno del league system di Street Fighter V.
La community del picchiaduro si è immediatamente attivata e ha anche elaborato una serie di idee per il modo in cui i rage quit dovrebbero essere puniti. Si parla di assegnare automaticamente una sconfitta, mettere insieme attraverso matchmaking coloro che ragequittano, utilizzare un ban temporaneo di cinque o dieci minuti o obbligare a giocare il tutorial per un'ora prima di poter tornare online.
Non ci resta che attendere la soluzione di Capcom. Avete incontrato dei rage quitter? Sapevate che gli utenti Steam non stanno apprezzando il gioco?