Un supercomputer ha dato vita a 4.000 universi virtuali per studiare il Big Bang
Capire la nascita dell'universo.
Grazie ad un enorme supercomputer i cosmologi stanno studiando l'origine del Big Bang attraverso 4.000 versioni dell'universo. L'obiettivo è quello di dipingere un quadro delle conseguenze immediate del Big Bang, quando l'universo osservabile si espanse improvvisamente di 1 trilione di trilioni di volte nel più piccolo frammento di un microsecondo. Applicando il metodo utilizzato per le simulazioni alle osservazioni reali dell'universo di oggi, i ricercatori sperano di arrivare a una comprensione accurata di questo fenomeno.
I ricercatori hanno sviluppato un metodo di ricostruzione per capire proprio questo meccanismo. Per scoprire se la ricostruzione fosse accurata, però, avevano bisogno di un modo per testarla. Quindi hanno usato il supercomputer ATERUI II di NAOJ in modo da creare 4.000 versioni dell'universo, tutte con fluttuazioni di densità iniziale leggermente diverse. I ricercatori hanno permesso a questi universi virtuali di subire le proprie inflazioni virtuali e poi hanno applicato loro il metodo di ricostruzione, per vedere se questo poteva riportarli ai loro punti di partenza originali.
La ricostruzione è stata applicata in precedenza ai dati della galassia del mondo reale, ma il nuovo studio mostra che può funzionare anche sul periodo di inflazione dell'universo. Il passo successivo è applicare la ricostruzione alle osservazioni reali della rete cosmica. Queste osservazioni sono già state effettuate da un telescopio nel New Mexico nell'ambito dello Sloan Digital Sky Survey.
"Troviamo che un metodo di ricostruzione può ridurre gli effetti gravitazionali sulle distribuzioni galattiche osservate, permettendoci di estrarre le informazioni delle condizioni iniziali del nostro universo in modo efficiente", ha detto il gruppo di cosmologi.
Fonte: Space