'Sviluppare videogiochi cross-gen impone tanti limiti tecnici' afferma il team di We Happy Few
Compulsion Games spiega quali sono i problemi di chi sviluppa un titolo cross-gen.
Compulsion Games, studio di sviluppo di We Happy Few, è entrato sotto l'ala di Microsoft e ora fa parte degli Xbox Game Studios. Il loro titolo dopo la sua uscita è arrivato anche su Xbox Game Pass.
In una recente intervista, il PR Manager Naila Hadjas ha spiegato come Xbox Game Pass sia un servizio positivo che non ha effetti negativi sullo sviluppo dei giochi. Tuttavia, Hadjas ha sottolineato che dover lanciare giochi su piattaforme cross-gen come Xbox One e Xbox Series X/S avrebbe effettivamente gravi vincoli tecnici.
"L'unica cosa che può avere un impatto negativo è quando gli studi lanciano il gioco su più console. Ad esempio Xbox One e Xbox Series X/S. Ci sono molti vincoli tecnici. È una versione del gioco che deve funzionare su entrambe le piattaforme anche se non hanno la stessa potenza" ha dichiarato. Si tratta di un'affermazione che non sorprende, anche se diversi studi di sviluppo tendono a minimizzare questo argomento.
Naila Hadjas, ha anche parlato delle maggiori risorse a disposizione dello studio ora che il team fa parte della famiglia Xbox: "Ora abbiamo i mezzi per assumere persone e possiamo permetterci di trasferirci in studi più confortevoli. Possiamo anche fare più ricerche perché ci sono molti dipartimenti che ci aiutano ad approfondire i nostri studi. Hanno dipartimenti che ci aiutano a capire se la direzione che stiamo prendendo è giusta o ci mettono in contatto con persone che potrebbero perfezionare il progetto. C'è un intero sistema di supporto in Microsoft che ci aiuta a migliorare il nostro gioco".
Attualmente il team è al lavoro su un nuovo gioco in terza persona incentrato sulla narrazione.
Fonte: Wccftech