Gli sviluppatori di EVE Online si aspettavano molto di più dalla realtà virtuale
Secondo il CEO di CCP Games, Hilmar Veigar Pétursson, è stato impossibile creare un business basato sulla VR.
Il mese di ottobre 2017 è stato un momento difficile per CCP Games, il creatore islandese di EVE Online. L'azienda è sempre stata in prima linea nella sperimentazione e sebbene siano più noti per il loro MMO, la compagnia ha anche approfondito i generi di sport o sparatutto.
Alla fine dello scorso anno, CCP Games annunciò che stavano chiudendo tutti i loro progetti VR (Big Fish Games): una decisione così forte che portò alla chiusura degli uffici di Atlanta e del Regno Unito. Secondo una dichiarazione all'epoca, "il team di sviluppo di EVE Online non ha subito alcun impatto", ma il tutto ha chiaramente influito sulla società nel suo complesso.
Recentemente Destructoid ha parlato con il CEO di CCP, Hilmar Veigar Pétursson, proprio di VR e di EVE Vegas.
Pétursson inizia con una statistica sconcertante: "ci aspettavamo che la VR fosse due o tre volte più grande di quanto lo è effettivamente stata in quel periodo," riflette. "Non puoi costruire un business su questo." C'è tuttavia una nuova speranza, poiché Pétursson menziona l'Oculus Quest come potenziale salvatore.
"Se decolla, la rivaluteremo, l'importante è che dobbiamo capire quanti utenti attivi ci sono per la VR. Un sacco di persone hanno comprato headset solo per provarlo. Quelle persone sono attive? Abbiamo scoperto che, in termini di dati, molti utenti non lo erano."
Il CEO prosegue affermando che sapeva che la VR non sarebbe stata il futuro di CCP: "maggio dello scorso anno (2017) è quando abbiamo iniziato a capirlo. Era una sorpresa? Forse, ma cominciavamo a comprendere che non ci sarebbe stato un modo per continuare con la VR."
Nonostante tutto, Pétursson afferma di non avere "rimpianti", un sentimento di cui è stato convinto fin dalla chiusura degli studi citati. Le sue prossime parole sono riflessive: "era giusto smettere ed era giusto iniziare, sono un sostenitore a lungo termine della realtà virtuale".
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