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Gli sviluppatori indie piangono la fine di Steam Spy

"Uno strumento utilissimo. Gli sviluppatori che mollano questo lavoro potrebbero aumentare".

Solo nella giornata di ieri vi abbiamo parlato delle novità delle impostazioni riguardanti la privacy di Steam e di come i cambiamenti apportati da Valve abbiano sostanzialmente "ucciso" Steam Spy, portale molto utile che si basava sulle librerie dei giocatori per raccogliere diverse statistiche molto importanti per farsi un'idea, per esempio, dei dati di vendita di un gioco.

Ad appena un giorno dalla notizia arrivano già le prime reazioni contrariate del mondo indie. PCGamesN ha raccolto le dichiarazioni di diversi sviluppatori che sembrano tutti concordi: a causa di questo cambiamento il mondo dei videogiochi ha perso uno strumento utilissimo e ha colpito soprattutto l'universo indipendente.

Chris Wilson (lead designer Path of Exile)

"In quanto sviluppatore, Steam Spy era uno strumento molto utile per fare ricerche sulle dimensioni delle varie nicchie e per stimare il successo di altri giochi. Ora gli sviluppatori dovranno affidarsi a metodi di ricerca di mercato più costosi per essere certi del fatto che ci sia un pubblico per il tipo di gioco che vogliono realizzare".

Charles Griffiths (design director di Sexy Brutale)

"Gli sviluppatori sicuramente ne traevano dei benefici dato che non erano completamente dipendenti dai numeri forniti dai publisher". Steam Spy non era un metodo perfetto per scoprire i numeri di vendita dato che era soggetto a non pochi errori ma era sostanzialmente l'unico disponibile.

"Il fatto è che sono disponibili così pochi dati pubblici sulle vendite digitali e per questo le persone facevano affidamento su servizi come Steam Spy. Già questa non era la più salutare delle situazioni".

Paul Kilduff-Taylor (Mode 7 Games)

"Ci sono molte storie "dell'orrore" tra gli sviluppatori e una percezione negativa dei giocatori al momento, il tutto causato dall'impossibilità di poter ottenere delle conferme oggettive sul modo in cui il mercato si sta comportando. È possibile che un maggior numero di sviluppatori lasci il settore.

"L'esistenza di Steam Spy si è sempre basata sul racimolare dati che non erano esplicitamente preposti a rivelare informazioni sulle vendite quindi il fatto che sia stato "ucciso" da un generale aumento della rigidità a livello di privacy non è sorprendente".

Brian Fargo (veterano dell'industria e fondatore di Interplay Entertainment e inXile Entertainment)

"Spero che Steam decida di offrire gran parte degli stessi dati che prima forniva Steam Spy dato che penso che siano un fattore nettamente positivo per l'industria. Garantisce ai giocatori più possibilità di decisioni su un acquisto e aiuta gli sviluppatori a farsi un'idea di quanto bene stia facendo un certo gioco. Mi chiedo se la fine di Steam Spy non sia un effetto indesiderato di un problema più ampio che Steam stava cercando di risolvere".

In attesa di scoprire un'eventuale reazione di Valve, ciò che pare evidente è il fatto che il mondo indie sia stato colpito piuttosto duramente dalla fine di Steam Spy. Cosa pensate della vicenda e delle parole dei diversi sviluppatori?

Avatar di Alessandro Baravalle
Alessandro Baravalle: Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.
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