Dopo un caso di swatting due giocatori rischiano fino a 20 anni di carcere
Uno "scherzo" che potrebbe cambiare la vita.
Lo Swatting è un fenomeno che ha preso piede in maniera quasi incontrollata tra i giocatori e che consiste sostanzialmente in un finto allarme che spinge le forze dell'ordine a intervenire a casa della povera vittima di questo "scherzo".
Per la prima volta nella storia del Regno Unito due persone rischiano di andare in carcere per un caso di Swatting. I "gamer" Robert McDaid e Zachary Lee rischiano fino a venti anni di carcere nel caso in cui dovessero essere giudicati colpevoli. I due avrebbero sostanzialmente architettato il finto allarme che ha portato la polizia americana a sparare con proiettili di gomma al viso e al petto del povero Tyran Dobbs, un giocatore ventenne che si è ritrovato con il cranio fratturato e con delle contusioni polmonari.
McDaid ha telefonato a una hotline dedicata al terrorismo fingendosi Dobbs e minacciando di uccidere tre persone con armi da fuoco ed esplosivi se non avesse ricevuto $15.000 in contanti.
Come riportato da Eurogamer.net, la povera vittima dello swatting mette in discussione anche le azioni della polizia che gli hanno sparato mentre si trovava nel proprio letto a dormire con i famigliari che cercavano di difenderlo sottolineando come fosse assolutamente innocente.
Swatting e brutalità delle forze dell'ordine. Un mix perfetto della "civiltà" del mondo di oggi.