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Telltale Games ha violato le norme sul lavoro? Al via una class action

Un altro sviluppo dietro la crisi della software house.

L'ormai praticamente certa chiusura di Telltale Games continua a far parlare di sé con un nuovissimo retroscena che in questo caso rischia di portare i vertici della compagnia in tribunale a causa della violazione di alcune norme sul lavoro che fanno parte del WARN Act.

Come riportato da Polygon, Vernie Roberts ha fatto partire una class action contro Telltale Games sottolineando come la compagnia avrebbe licenziato gli impiegati senza cause e senza una notifica scritta necessaria secondo le leggi. Secondo il Worker Adjustment and Retraining Notification Act, infatti, i business che contano su almeno 100 impiegati a tempo pieno devono avvisare in forma scritta i propri lavoratori 60 giorni prima di qualsiasi licenziamento di massa.

La definizione di licenziamento di massa coincide con una diminuzione di 50 o più posti di lavoro in un periodo di 30 giorni o qualsiasi licenziamento superiore ai 500 lavoratori. In California, inoltre, ci sono delle variazioni ancora più stringenti. Considerando che la class action fatta partire da Roberts parla di un licenziamento totale di 275 impiegati tutti i requisiti per intentare causa sembrerebbero presenti anche perché, come ulteriore aggravante, la compagnia non ha fornito alcuna liquidazione agli ormai ex dipendenti.

Se la corte darà ragione a Roberts allora Telltale si troverà di fronte a delle sanzioni piuttosto importanti: pagare gli arretrati e i benefit per ogni giorno di violazione, ovvero stipendio e benefit corrispondenti a 60 giorni di lavoro per 275 impiegati.

Telltale Games ha però delle possibilità di uscire vincitrice dal contenzioso? Le norme legate al WARN Act prevedono alcune eccezioni legate a "circostanze che non sono ragionevolmente prevedibili" e il fatto che un grosso finanziatore sia scomparso improvvisamente nel nulla causando la crisi definitiva dell'azienda potrebbe far rientrare il caso in questa particolare eccezione.

Naturalmente continueremo a seguire tutte le vicende legate alla software house, giudiziarie e non. Cosa pensate di questa particolare class action?