Ubisoft non vuole "fare politica" ma in The Division 2 sarà il Messico a costruire un muro per separarsi dagli USA
Un finto comunicato "rovescia" quanto affermato nella realtà dall'amministrazione Trump.
Nonostante Ubisoft abbia già affermato che The Division 2 sarà apolitico, il nuovo marketing per il gioco si è appoggiato all'attuale minaccia di un muro in costruzione lungo il confine tra Stati Uniti e Messico. Tuttavia, lo ha fatto in un modo inaspettato, invertendo quanto affermato nella realtà dall'amministrazione Trump: sarà il Messico a costruire il muro per impedire ai rifugiati statunitensi di fuggire nel loro paese.
Come segnala PlayStation LifeStyle, Ubisoft ha pubblicato su Twitter un finto comunicato stampa dove si legge che il Messico costruirà un muro per bloccare gli americani in fuga.
Il presidente fittizio del Messico fa anche riferimento a una "carovana" di cittadini statunitensi che cercano di entrare nel paese per proteggersi dalle Dark Zone; un chiaro riferimento alla carovana di migranti del Guatamala verso la fine del 2018 che sono stati usati come una "minaccia imminente" per spingere l'agenda politica ad erigere un muro al confine.
Indipendentemente dalla vostra posizione sul "Muro", questo pezzo di marketing contraddice il direttore esecutivo di Massive Entertainment Alf Condelius, il quale disse che lo sviluppatore voleva "allontanarsi da quelle interpretazioni tanto quanto [possono] perché [non] vogliono prendere un posizione nella politica attuale." Secondo Condelius, è un male per gli affari.
Yves Guillemot, CEO di Ubisoft, ha pensato diversamente nel giugno 2018. "Il nostro obiettivo in tutti i giochi che creiamo è quello di far riflettere le persone", ha detto a The Guardian. "Vogliamo metterli di fronte a domande che non si pongono sempre automaticamente".
Che ne pensate?
Nel frattempo, vi ricordiamo che The Division 2, provato in anteprima per voi, è in uscita il prossimo 15 marzo per PS4, Xbox One e PC.