La storia di The Division 2 sarà fortemente focalizzata sui sopravvissuti
Ce ne parla il creative director, Chadi El-Zibaoui.
The Division 2 sembra un miglioramento piuttosto significativo rispetto al suo predecessore sotto molti importanti aspetti e quello che attira l'attenzione di più è l'impostazione narrativa. The Division aveva una premessa interessante, ma molti ritenevano che non fosse riuscito a capitalizzare su questo, era, in effetti, un importante punto critico per un certo numero di giocatori.
Recentemente Gamingbolt ha avuto l'occasione di intervistare il direttore creativo, Chadi El-Zibaoui e, tra le molte domande poste, una di queste era se The Division 2 avrebbe utilizzato la sua impostazione narrativa di base meglio rispetto al gioco originale. Più specificamente, è stato chiesto a El-Zibaoui se, ad esempio, The Division 2 avrebbe trascorso più tempo a mostrare la vita dei sopravvissuti nel suo mondo post-pandemico e, dalla risposta, apprendiamo che sarà così.
"In realtà, The Division 2 è molto concentrato sui sopravvissuti, su come stanno cambiando e su come si stanno organizzando", ha detto El-Zibaoui, "quindi nel primo gioco stavano reagendo allo scoppio del virus. Ora i civili si uniscono, si organizzano, si armano, cercano di ricostruire ciò che resta da ricostruire e non si rassegnano solo alla situazione".
Dalle parole di Chadi El-Zibaoui sembra che The Division 2 avrà un focus molto più grande sulla storia rispetto al suo predecessore. El-Zibaoui ha anche confermato che il gioco avrà una campagna per giocatore singolo molto solida.
The Division 2 è in arrivo il 15 marzo 2019 per Xbox One, PS4 e PC.