Hines: The Evil Within 2 sarà un horror più psicologico con particolare attenzione al ritmo
Spazio anche alle parole del nuovo director.
Il fatto che il papà di Resident Evil, Shinji Mikami, non occupi il ruolo di director di The Evil Within 2 ha inevitabilmente causato delle reazioni contrastanti all'interno dei fan del primo capitolo dell'IP creata da Tango Gameworks.
Cosa possiamo aspettarci dal nuovo director John Johanas? In un'intervista pubblicata sul PlayStation Blog, il nuovo director, John Johanas e Pete Hines di Bethesda hanno proprio discusso del tono e delle caratteristiche delle nuove avventure di Sebastian Castellanos.
"Ci sono sicuramente dei jumpscare come avete potuto vedere nel trailer e quando vedrete il gameplay capirete che c'è questo elemento psicologico che abbiamo deciso di inserire in questo sequel. I giocatori se ne renderanno sicuramente conto quando proveranno il titolo", afferma Johanas.
"Non voglio che vi facciate delle strane idee. Non c'è nulla di male in quel tipo di esperienza ma questo non è come Saw - The Video Game, non è semplicemente sangue, budella e gore tutto il tempo. Ci sono molti modi per spaventare le persone. Nel caso in cui non apprezziate essere spaventati non dovreste assolutamente giocare The Evil Within 2", sottolinea Hines.
"Penso che l'altro elemento su cui John e il team si siano concentrati sia il concetto che un gioco horror non può semplicemente essere sempre terrificante. Metti un giocatore in un ambiente del genere e dopo due ore sarà desensibilizzato. Penso che i ragazzi di Tango siano stati molto bravi nel bilanciare le risorse e l'intensità. Se dai ai giocatori il tempo per respirare, il tempo per scoprire qualcosa della storia, parlare di una missione secondaria con qualcuno, si crea un universo di gioco migliore che rende migliori anche i momenti puramente horror. Non si tratta neanche di una cosa dei survival horror, penso che sia ancora più importante".
Cosa pensate di queste dichiarazioni? Siete interessati a The Evil Within 2?