The Last of Us: Parte II Best Game Direction è la grande vittoria di Neil Druckmann e Naughty Dog
"Spiacenti" hater.
Come abbiamo già sottolineato all'interno della notizia recap con tutti i premi principali della nottata, i The Game Awards 2020 hanno incoronato The Last of Us: Parte II come il primo della classe in più di un'occasione.
Il Game of the Year è infatti solo la ciliegina sulla torta che trova un contraltare altrettanto importante anche in un altro premio cruciale che è stato presentato e assegnato dall'amatissimo Keanu Reeves. Stiamo parlando del premio Best Game Direction.
Ecco quelle che erano le nomination per la categoria:
- Final Fantasy VII Remake - Square Enix
- Half-Life: Alyx - Valve
- Ghost of Tsushima - Sucker Punch Studios
- Hades - Supergiant Games
- The Last of Us: Parte II - Naughty Dog
A ritirare il premio il discusso Neil Druckmann. Ecco le parole con cui Druckmann, recentemente diventato co-presidente di Naughty Dog, ha accettato il premio:
"Oh cavolo. Grazie Keanu, è una cosa surreale da dire. Un grande ringraziamento ai nostri game director Kurt Margenau e Anthony Newman, mi piacerebbe potessimo fare tutto questo insieme ragazzi. Cavolo che anno, è un onore essere in questa categoria con giochi così incredibili. La 'direction', la regia, è nulla senza un team che la interiorizzi, la faccia propria e la trasformi in un gioco e siamo privilegiati dal fatto di avere un team, un cast e dei partner esterni così fantastici, inclusi i nostri partner in Sony. Ogni singola persona che ha lavorato su questo gioco e che lo ha toccato con mano ha dato una mano nella sua creazione.
"Un grande grazie al mio capo e ora partner Evan Wells. Ci hai guidato nel bene e nel male mentre realizzavamo questo gioco e non ci sono parole che possano esprimere quanto lo apprezzi. Grazie ai The Game Awards e a tutti i nostri fan. Grazie".
Ovviamente c'è chi non apprezza Druckmann e The Last of Us, è più che legittimo. E ovviamente ci sarà anche chi, con più di una ragione, affermerà che questi premi non valgono assolutamente nulla. Al di là di questi aspetti e di Druckmann in sé, è sicuramente un grande premio e una grande soddisfazione per un team che negli ultimi anni ne ha passate di tutti i colori. Molte parecchio spiacevoli.