The Last of Us Part II non ha pace: il director Neil Druckmann colpito da minacce di morte
Gli insulti antisemiti erano solo l'inizio.
I recenti leak di The Last of Us Parte II stanno causando non pochi grattacapi all'interno di Sony e Naughty Dog: nonostante l'impegno nel rimuovere tutti i filmati di gameplay trafugati e pubblicati in rete, ormai chi era interessato a scoprire tutti i dettagli su cutscene, trama e finale, ne è pienamente a conoscenza.
Sfortunatamente, quello che è emerso da questi leak non è stato particolarmente apprezzato dalla community, specialmente per quanto riguarda alcune scelte narrative molto coraggiose che faranno discutere per molti anni. Naturalmente, il tutto andrà contestualizzato e potrà essere analizzato decentemente solo quando avremo il titolo completo fra le mani ma, da quello che abbiamo visto finora, chiamarlo un gioco controverso è dire poco.
Con queste premesse, forse non vi stupirà sapere che Neil Druckmann, director di The Last of Us Parte II, sta ricevendo numerose minacce di morte personali.
Siamo venuti a conoscenza di questo fatto indecente su Twitter, dove Druckmann aveva espresso interesse nell'ultimo trailer di Ghost of Tsushima, realizzato da Sucker Punch, un altro degli studi first-party di Sony, chiedendone scherzosamente una copia prima del lancio. Al plauso e alla richiesta di una copia gratuita si è unito anche Cory Barlog di Sony Santa Monica (God of War), a cui Druckmann ha risposto:
"Mi spiace Cory. Non hai raggiunto le minacce di morte necessarie. Forse il prossimo anno.".
Siamo lieti che Druckmann l'abbia buttata sul ridere, ma la questione è, onestamente, grave. In aggiunta ai problemi legati a The Last of Us Parte II, Naughty Dog è spesso in cima alle notizie a causa della sua politica pro-crunch, che spinge tutti gli sviluppatori alla ricerca della perfezione aggiungendo numerose ore extra al carico lavorativo base, per lunghi periodi di tempo.
Non sappiamo se queste minacce di morte giunte a Druckmann siano legate a questo fatto, oppure ai leak ma poco importa, perché sono delle pratiche sbagliate e criminali a priori. Criticare un prodotto basato sui leak è consentito, così come pure condannare delle pratiche lavorative poco ortodosse, ma quando si passa alle minacce (personali, fra l'altro), si passa al 100% dalla parte del torto.
Cosa ne pensate di questa situazione? Ve lo sareste aspettato? Ricordiamo che The Last of Us Parte II arriverà in esclusiva su PlayStation 4 il prossimo 19 giugno 2020.
Fonte: TheGamePost