The Legend of Zelda: Breath of the Wild nasconde una Debug Room finalmente scoperta da un modder
Un video su YouTube ce la mostra.
Le Debug Room sono spesso parte integrante dello sviluppo del gioco. Create dallo sviluppatore, spesso come mezzo per accedere e testare determinati elementi del gioco, queste zone non dovrebbero essere accessibili dal giocatore. A volte ci vuole del tempo prima che vengano scoperte, come è capitato appunto a The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Dopo quattro anni un modder è riuscito a scovarla.
Sepolto in profondità nei file del gioco, lo stesso giocatore che ha trovato e ricreato la stanza di debug, si è imbattuto anche in un Santuario inutilizzato in Breath of the Wild. Anche se non c'era molto da provare nel Santuario inutilizzato, probabilmente serviva da modello su cui costruire o testare gli attuali Santuari.
Il modder, Waikuteru, ha preso i file associati alla debug room e ha creato una versione della stanza attraverso il modding, con la stanza che prende forma di uno dei tanti santuari trovati in The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Chiamata MarioClubTestDungeon, la debug room presenta armi e oggetti con cui il giocatore può interagire, un finto combattimento con un boss e persino un'interazione con un monaco per ottenere una sfera spirituale. Non è certamente uno dei santuari più difficili in Breath of the Wild, ma serve allo scopo di testare il processo di completamento di un santuario.
La ricreazione di questa stanza è incredibilmente impressionante, considerando che questa non esiste più nella versione al dettaglio del codice del gioco. Chissà se i fan faranno nuove scoperte su questo gioco: non ci resta che attendere.
Fonte: Gamerant