The Legend of Zelda: Breath of the Wild è nato da un prototipo 2D sviluppato da dieci persone
Le parole di diversi sviluppatori.
Nonostante uno sviluppo tutt'altro che semplice The Legend of Zelda: Breath of the Wild si sta rivelando un successo incredibile che ha convinto pressoché all'unanimità giocatori e critica. Visto il risultato finale davvero notevole vale sicuramente la pena di dare un'occhiata a come tutto è iniziato.
Il director Hidemaro Fujibayashi, il technical director Takuhiro Dohta e l'art director Satoru Takizawa sono stati intervistati da IGN dando vita a un interessante articolo che ci permette di scoprire diversi retroscena dello sviluppo di Breath of the Wild.
Ecco alcuni dei dettagli più importanti:
- Lo sviluppo di Breath of the Wild è iniziato con un team di dieci persone. I team di piccole dimensioni possono lavorare sulle idee iniziali per circa un anno, non c'è alcun limite di tempo. Sviluppato il prototipo lo si presenta allo staff "senior" di Nintendo e a quel punto, dopo il via libera, lo sviluppo inizia a pieno con un team più grande
- Il primo prototipo 2D venne mostrato a Miyamoto che non era coinvolto direttamente nello sviluppo
- Dopo aver visto il prototipo Miyamoto affermò: "non è cercare di creare un mondo che farà funzionare tutti questi oggetti ma è una collezione di questi oggetti che crea il mondo"
- Venne formato una sorta di social media interno in cui i membri dello staff potevano condividere liberamente le proprie idee
- Diverse idee vennero tagliate per vari motivi: rendevano difficile godersi il gioco o non andavano abbastanza al di là delle convenzioni. Questa "ripulitura" ha dato vita al gioco e alle particolari sensazioni che trasmette, quell'affascinante senso di scoperta su tutti
Cosa pensate di questi dettagli dello sviluppo di Breath of the Wild?