La libertà di approccio è un elemento cruciale di The Outer Worlds
Il titolo offre diverse possibilità a seconda di come il giocatore decide di comportarsi.
The Outer Worlds è un titolo che offre diverse possibilità al giocatore in base al suo comportamento e alle azioni svolte, il che potrebbe variare notevolmente anche storia e gameplay, riporta Gameinformer.
Si tratta di un importante elemento del design del titolo, raccontano i director Leonard Boyarsky e Tim Cain.
Obsidian vuole dunque che il giocatore interpreti The Outer Worlds a modo proprio, anche per quanto riguarda narrazione e gameplay. "Non ricordo come siamo giunti a questa formula quando abbiamo iniziato a lavorare a Fallout ma abbiamo solamente dato un'occhiata ad un po' di giochi del tempo e non ci è sembrato venissero fornite molte opzioni quando si tratta di poter giocare alla propria maniera" racconta Boyarsky, e continua: "c'era la possibilità di fare alcune scelte, ma erano situazione limitate come: puoi fare il bravo ragazzo in questa maniera oppure puoi fare il bravo ragazzo in quest'altra maniera".
The Outer Worlds, d'altro canto, non è necessariamente basato sull'individuazione dell'allineamento morale del giocatore. "Non è questa è la buona scelta, e questa è la cattiva", aggiunge Cain, "invece è: questa causerà X, questo porterà a Y. Decidi cosa ti interessa".
Viene inoltre sottolineato come una scelta malvagia potrebbe portare ad un risultato migliore ma se il male ci porta ad una cosa migliore, è effettivamente quella una scelta peggiore? La morale non è risolvibile con la matematic, ma il mondo di The Outer Worlds ci proporrà quesiti che vanno al di la di tutto questo, riducendo ogni cosa al giocatore, il quale sarà in grado di formare una visione unica e coerente del proprio alter ego.
Allo stesso tempo, però, il gioco racconta una storia coesa, per cui sarebbe ingenuo aspettarsi che scelte divergenti possano portare il nostro personaggio in percorso completamente diversi. Piuttosto sarà il contesto che ci accompagna a cambiare.
Cosa ne pensate?