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Più di $150.000 è la folle cifra spesa in microtransazioni da un giocatore di Transformers: Earth Wars

$62.000 su Runescape? Spiccioli!

Microtransazioni. Chi segue forum e siti specializzati spesso le odia a prescindere, diversi sviluppatori le sfruttano per dimostrare di essere i paladini dei consumatori rinunciandovi in toto ma nessuno può negare il fatto che siano un elemento sempre più diffuso all'interno dell'industria videoludica. Un elemento trasversale capace di inserirsi in modelli di business molto diversi.

Proprio i modelli di business sono uno degli argomenti chiave della conferenza tenutasi in occasione di Game Connect Asia-Pacific, un evento in cui gli sviluppatori condividono le proprie strategie più riuscite con altri colleghi cercando di far capire anche agli studi più piccoli che hanno semplicemente bisogno di sopravvivere come monetizzare al meglio i propri prodotti. Uno dei protagonisti dell'evento è stato Henry Fong, CEO del publisher e sviluppatore mobile, Yodo1.

In compagnia del co-fondatore di Featherweight Games, Dylan Bevis, c'è stata l'occasione per discutere in dettaglio di come i giochi free-to-play abbiano la necessità di considerare il processo di monetizzazione sin dalla fase di progettazione e non successivamente. Un elemento chiave è capire il pubblico di un certo progetto e in particolare capire quanto sarebbero disposti a spendere. Un utente che spende parecchio in un endless runner come Rodeo Stampede (più di 100 milioni di download) si attesta sul centinaio di dollari ma ci sono casi molto diversi.

Un giocatore di Transformers: Earth Wars è arrivato a spendere più di $150.000 in microtransazioni.

Una cifra talmente elevata che solleva inevitabilmente dei dubbi ma Fong ha confermato ai colleghi di Kotaku che è tutto assolutamente vero. Se i $62.000 spesi da un giocatore di Runescape avevano fatto sollevare un putiferio immaginate cosa potrebbe accadere di fronte a questo caso.

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Il panel ha continuato toccando argomenti molto delicati come l'implementazione di IA, machine learning e bot in grado di individuare i giocatori che sarebbero disposti a spendere di più ma Fong ci tiene a essere assolutamente chiaro sul fatto che si tratterebbe solo di sperimentazioni e studi, che la regolamentazione è necessaria e deve essere portata avanti attraverso una stretta collaborazione tra chi fa parte dell'industria e chi invece, dall'esterno, potrebbe non comprenderne a pieno regole e funzionamenti impliciti.

Cosa pensate di questo nuovo folle caso di spese pazze legate alle microtransazioni?