Treyarch parla dell'importanza del feedback e delle critiche dei videogiocatori
Call of Duty come i Nickelback?
Ogni anno si discute parecchio di Call of Duty e di come il franchise con gli ultimi capitoli non sia riuscito a convincere a pieno la critica e i fan della serie.
Call of Duty è, in sostanza, come i Nickelback? È questa la curiosa provocazione che apre l'intervista di IGN allo studio design director di Treyarch, David Vonderhaar. Il paragone è sicuramente curioso ma è presto spiegato: sia la band che il franchise videoludico sono pesantemente criticati ma allo stesso tempo ottengono un grande successo. Vonderhaar rivela che proprio il successo e le critiche erano due parti difficili da conciliare fino a pochi anni fa.
"Ad essere onesti erano due parti del lavoro difficili da conciliare. Ora non lo sono più. Abbiamo avuto una beta per Black Ops 3 e ascoltando i social e internet sembrava che stessimo commettendo un tragico errore con l'abilità Rejack. Pensai subito che stessimo sbagliando che fosse il caso di cambiare Rejack e poi un'altra parte del web ha iniziato a lamentarsi di questo cambiamento e allora pensai: 'oh bene! Nessuno è contento, perfetto!'."
"L'ho detto più volte ai fan del gioco: vi ascolto ma non signigica che semplicemente perché potete parlare allora farò esattamente ciò che chiedete. Non posso fare ciò che indica internet, devo fare la cosa migliore per il gioco basandomi su diversi fattori. Ciò che i fan mi dicono, ciò che dicono i dati, ciò che il team pensa e come tutto ciò è correlato alla visione del gioco.
"Ci sono moltissimi giocatori che amano questo titolo, che sono appassionati e vogliono migliorarlo e per questo la loro opinione ci interessa ma abbiamo imparato nel corso degli anni che se iniziassimo ad ascoltare semplicemente chi urla più forte la propria opinione finiremmo per distruggere il gioco."
Cosa pensate delle parole di Voderhaar? Sapevate che Call of Duty: Black Ops 3 ha fatto registrare un lancio di oltre mezzo miliardo di dollari?