Trials Rising: Ubisoft spiega il funzionamento del suo "intelligente" sistema di microtransazioni
Alla base ci sono la compravendita di oggetti e personalizzazioni per i corridori.
Dopo aver annunciato, lo scorso anno, che in Trials Rising sarebbe stato presente un sistema di loot boxes e microtransazioni, Ubisoft ne ha illustrato il funzionamento in dettaglio ai colleghi di Eurogamer.net. Osserviamolo anche noi più da vicino.
Come mostrato a un evento dedicato alla stampa, in Trials Rising, ogni volta che il giocatore sale di livello nel corso della campagna, si viene ricompensati con una loot box contenente al suo interno alcune personalizzazioni cosmetiche. È possibile ottenerne delle altre, nel caso in cui gli oggetti ottenuti non fossero di nostro gradimento, semplicemente spendendo moneta locale (disponibile completando gli eventi del gioco).
Possiamo investire il denaro guadagnato anche all'interno di un marketplace. Nel gioco sono presenti questa e un'altra valuta, le Ghiande, acquistabili con soldi veri. Esse consentono - come avrete intuito - di avere accesso più facilmente alla vasta gamma di personalizzazioni che Trials Rising offre. Nonostante ciò non sarà obbligatorio mettere mano al portafogli, perché tutti gli oggetti potranno essere acquistati con la sola moneta locale. "La nostra filosofia è quella di creare un sistema equo per tutti i giocatori", ha spiegato al riguardo Ubisoft.
All'interno del marketplace il giocatore avrà l'opportunità non solo di fare compere, ma anche di mettere in vendita i propri oggetti personalizzati: così facendo potrà ottenere nuova moneta locale (non Ghiande, quindi). "Questa operazione dà più valore agli sforzi di chi ha realizzato gli oggetti", ha dichiarato Antti Ilvessuo, co-founder dello sviluppatore RedLynx. "Allo stesso modo, non potrete ottenere facilmente certi elementi unici se non avrete progredito a sufficienza nel gioco: non basta apprezzarli, ma anche comprendere che chi li ha realizzati ha giocato molto".
Questo peculiare sistema di compravendite e scambi alla base delle loot boxes, quindi, vuole essere un tentativo intelligente di implementare quel che è da sempre oggetto di accesi dibattiti. Vedremo quanto il fattore "creatività" potrà giustificarne la presenza, e se questo può creare un precedente "benefico" per il media videoludico. Voi che dite?