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Twitch contro i seminatori d'odio e i raid di hater: al via due cause legali

Twitch agisce, merito degli scioperi degli streamer?

In seguito allo sciopero degli streamer verificatosi il primo settembre, in cui si richiedeva a Twitch di attuare misure più restrittive per prevenire episodi di odio e bullismo ai danni degli stessi da parte di streamer troll e scorretti, la piattaforma ha cominciato a prendere provvedimenti.

Tra questi, l'avvio di due separate, ma contigue, cause nei confronti di due streamer, l'austriaco CreatineOverdose e l'olandese CruzzControl, rei di aver, tra le altre cose, abusato della funzione "raid", sospendendo e bannando il loro canale principale e le eventuali copie di rimpiazzo.

Twitch è ricco di tool che dovrebbero contribuire a rendere le trasmissioni ricche e piene di interazioni, si spera positive. Purtroppo, con un minimo di perizia tecnica e una discreta dose di intenzioni malevole, è possibile sfruttarle per ottenere gli effetti opposti, intasando le chat di bot con effetti finali di ogni tipo.

Twitch vuole "Far luce sull'identità degli individui dietro questi attacchi e gli strumenti da loro utilizzati, dissuadendoli dall'operare simili azioni ad altri servizi, aiutando a mettere la parola fine a questi vili attacchi contro i membri della community". Non si tratta di una battaglia facile, quella dedita a decimare troll e seminatori d'odio, ma sicuramente è una battaglia che va combattuta, e Twitch, volente o nolente, dovrà esserne condottiera.

Fonte: Eurogamer.net