Twitch riduce la qualità video per chi usa adblock e gli utenti sono sul piede di guerra
L'eterna lotta contro la pubblicità.
Durante la scorsa estate, Twitch aveva introdotto alcune novità sulla propria piattaforma: pubblicità automatiche che partivano in totale autonomia durante gli streaming.
Inutile dire che questa "feature" non è stata accolta benissimo dagli utenti, sia dagli streamer che si vedevano interrotte le proprie trasmissioni contro la propria volontà, anche in ipotetici momenti salienti, sia dagli spettatori che volevano semplicemente osservare un video senza ad guastafeste.
Per cercare di risolvere questo "problema", molti utenti hanno deciso di fare affidamento a programmi e applicazioni dedicate proprio al blocco della pubblicità, come il ben noto Ublock.
Nelle ultime settimane, Twitch ha cercato di contrastare questa ribellione, sommergendo gli utenti che sfruttano gli adblock con messaggi e PSA, invitandoli a rimuovere queste "applicazioni di terze parti e estensioni browser che possono danneggiare le performance del sito".
L'avvertimento pare non abbia dato i risultati sperati, perché Twitch ha deciso di spingersi oltre: limitare la qualità video di chi sfrutta gli adblock.
Lo scorso 5 novembre, il popolare streamer di Twitch Tyler1 ha ricevuto numerose lamentale da parte dei fan, i quali lamentavano una qualità video di pessima qualità. Tyler1, ovviamente, non riscontrava alcun problema nel suo stream, come sempre di ottimo livello, ma un rapido controllo con i suoi follower ha risolto l'arcano: la qualità video era automaticamente forzata al minimo per tutti coloro che usavano un adblock per rimuovere le pubblicità sulla piattaforma.
Perfino lo streamer stesso (che, ricordiamolo, guadagna una piccola percentuale sulle pubblicità mostrare sul suo canale) ha trovato questa iniziativa di Twitch sbagliata e poco etica.
"Dannazione, Twitch prima spamma ad e cerca di eliminare gli adblock e ora abbassa la qualità dello stream? Non può essere giusto. Non credo sia una decisione molto etica, non penso sia giusto. Deve essere un bug, qualcosa nel codice o simile.".
Bug o meno, per tutto il 5 novembre, tutti gli utenti che usavano Ublock o altri programmi anti-ad, hanno dovuto seguire i loro eventi streaming a 480p, se non addirittura a 360p, senza possibilità di cambiare la risoluzione.
Il giorno dopo, guarda caso, il problema non era più presente e oggi è possibile seguire le dirette a risoluzione massima pur avendo installato un anti-ad. Naturalmente, le pubblicità continuano ad essere presenti, in quanto costituiscono una principale fonte di introiti per la piattaforma.
Twitch, sicuramente, continuerà a lottare per il suo diritto di mostrare la pubblicità sul proprio sito, mentre gli utenti continueranno a lottare per avere un'esperienza pulita e non continuamente interrotta. Chi la spunterà alla fine? Secondo voi Twitch aveva fatto bene ad inserire il malus alla risoluzione per combattere gli adblock?
Fonte: Dexerto