Ubisoft ancora nel mirino delle accuse con nuove testimonianze che confermano l'ambiente tossico
Altri ex dipendenti hanno voluto confessarsi.
Nelle ultime settimane dozzine di attuali ed ex dipendenti Ubisoft si sono fatti avanti con accuse di abusi, molestie e cattiva condotta che suggeriscono che l'editore ha impiegato anni a costruire la propria cultura lavorativa su un fondamento di tossicità e negabilità. Dirigenti di alto rango come il direttore creativo Serge Hascoet, i vicepresidenti Maxime Beland e Tommy Francois e il director di Assassin's Creed Valhalla Ashraf Ismail sono stati tutti accusati di cattiva condotta e, sebbene siano lontani dagli unici nomi implicati, il loro status e la loro longevità all'interno di Ubisoft evidenzia la vastità del problema che deve affrontare l'azienda francese.
Il sito web Gamasutra ha intervistato una dozzina di ex e attuali dipendenti di Ubisoft che desideravano condividere le loro esperienze presso lo studio. Ciò che è stato raccolto ha rafforzato le accuse di altri ex dipendenti, affermando inoltre che quello che Ubisoft cerca di fare ora non è un cambiamento significativo, ma piuttosto crea una "falsa cultura della crescita e trasparenza".
Molti di loro parlano di "manipolazione", additando il produttore esecutivo Marc-Alexis Cote: "È narcisista ed estremamente manipolatore, e non ha assolutamente alcuna cura per la salute dei dipendenti o dello studio stesso fintanto che può continuare a scalare i ranghi", ha detto una fonte. "È lui che darà potere, legittimazione e persino protezione delle altre persone tossiche in studio". Oltre a questo i dipendenti indicano anche la presenza di forme di bullismo, con Stephane Mehay, produttore associato di Ubisoft Quebec, che viene dipinto come "un bullo a cui piace insultare le persone e spingerle al limite. Non è facile lavorare con lui".
Le dichiarazioni sono tante e includono moltissime esperienze a cui hanno dovuto far fronte i dipendenti. La cultura tossica di Ubisoft ha quindi radici profonde e per alcuni l'unico modo per risollevarsi è partire completamente da zero.
Fonte: Gamasutra