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"Cosa manca all'industria videoludica? Un'anima"

Parola di Serge Hascoet di Ubisoft.

Serge Hascoet è un veterano dell'industria videoludica che fa parte di Ubisoft da circa 30 anni e che attualmente ricopre il ruolo chiave di chief creative officer. Negli ultimi giorni Hascoet è stato protagonista di una interessante intervista pubblicata sulle pagine di Game Informer e uno degli argomenti trattati è sicuramente molto interessante.

In questa intervista Hascoet ha parlato piuttosto direttamente di quelle che secondo lui sono le mancanze dell'industria videoludica sottolineando come i videogiochi dovrebbero essere più di semplice intrattenimento.

"Sai cosa manca a questa industria? Un'anima. I videogiochi riguardano il gaming e il gaming non è solo intrattenimento, è apprendimento. Quando impari ti diverti ma quando siamo solo intrattenimento stiamo perdendo qualcosa". Hascoet sottolinea come chieda spesso agli sviluppatori di includere nei giochi elementi in grado di essere usati nella vita reale.

"Domando al team quali saranno i benefici reali che i giocatori otterranno dal gioco e che potranno usare nella loro vita reale. Attualmente non facciamo abbastanza in questo campo. Questo è ciò che mi eccita: come realizzare qualcosa che ti permetta di avere il massimo del divertimento avendo anche qualcosa in grado di essere positivo per la vita dei giocatori".

Questo desiderio si traduce, per esempio, in elementi come la Discovery Mode proposta all'interno di Assassin's Creed Origins e che arriverà in Assassin's Creed Odyssey. Un altro elemento su cui Hascoet insiste è la necessità di allontanarsi dall'uccidere e dalla violenza.

"Alcuni giochi da tavolo e giochi di carte garantiscono dei benefici maggiori rispetto ai videogiochi perché in questi casi devi analizzare il viso delle persone. Voglio cooperare? Voglio fidarmi di te mentre impersoni un personaggio? Questa conoscenza ottenuta mentre ci si diverte garantisce grandi benefici per la vita vera e propria perché aiuta a migliorare il modo in cui leggi il viso delle persone. Dobbiamo capire come cambiare i videogiochi e le regole necessarie per avere questo tipo di benefici".

Cosa pensate delle parole di Hascoet? Siete d'accordo con l'idea che all'industria videoludica manchi spesso un'anima?