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Ubisoft "non limita i propri giochi"

Ancora un chiarimento sulle polemiche per la risoluzione di Assassin's Creed: Unity

"Siamo chiari su una cosa: Ubisoft non limita i propri giochi. Non limiteremmo la risoluzione di un gioco. E non faremmo mai nulla per diminuire intenzionalmente qualcosa che abbiamo prodotto e sviluppato".

È così che inizia un nuovo post apparso ieri sul blog di Ubisoft, con cui la casa di sviluppo canadese prova a porre fine alle polemiche scatenate dalle dichiarazioni di Vincent Pontbriand sulla risoluzione di Assassin's Creed Unity.

Ed è lo stesso Pontbriand a tornare sull'argomento per chiarire quanto detto: "Abbiamo impiegato quattro anni per fare il miglior gioco che potessimo immaginare. Perchè dovremmo fare qualcosa per portarlo indietro? Ho semplicemente scelto le parole sbagliate quando ho parlato della risoluzione del gioco, e di questo mi scuso".

"Sappiamo che molti giocatori considerano i 1080p con 60fps uno standard aureo, specialmente sulla nuova generazione di console", aggiunge Pontbriand. "Ma abbiamo preso la decisione giusta nel distribuire le risorse in modo da fornire la migliore esperienza di gioco, e la risoluzione è solo uno dei fattori in ballo".

"C'è un dispendio di risorse richiesto da tutti quei NPC, dai dettagli nella città, dalla fluidità della modalità cooperativa. Non abbiamo voluto accettare alcun compromesso in termini di giocabilità. Quei pixel addizionali sarebbero potuti arrivare solo a detrimento del gameplay".