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'Ubisoft ha fatto grandi progressi' dopo le gravi accuse di molestie dello scorso anno

Il messaggio del CEO, Yves Guillemot.

L'anno scorso, Ubisoft è stata costretta ad affrontare gravi problemi interni all'azienda, licenziando dirigenti di spicco e mettendo in atto nuovi sistemi per frenare le molestie sul posto di lavoro. Un report verificato all'inizio di questo mese ha affermato che in realtà non è cambiato molto negli uffici di Ubisoft, ma il publisher ha risposto a quanto emerso di recente.

In un aggiornamento del CEO Yves Guillemot veniamo a conoscenza di alcuni dei cambiamenti che sono stati implementati nell'ultimo anno:

"A seguito delle accuse di cattiva condotta sul posto di lavoro, abbiamo istituito diversi canali attraverso i quali i membri del team possono segnalare comportamenti inappropriati, inclusa una piattaforma che garantisce l'anonimato. Tutte le segnalazioni vengono ricevute e trattate da un partner esterno indipendente per garantire l'imparzialità. Le prime segnalazioni ci hanno portato ad avviare una serie di indagini e in base ai loro esiti abbiamo intrapreso le azioni appropriate, tra cui formazione, sanzioni disciplinari e licenziamenti. Eventuali nuovi report continuano a essere gestiti dai nostri partner esterni indipendenti".

Secondo Ubisoft, più di 14.000 dipendenti hanno partecipato a valutazioni e questionari anonimi progettati da questo gruppo di auditing di terze parti, che ha fornito feedback a Ubisoft su dove deve migliorare per quanto riguarda le politiche sulle risorse umane e sul posto di lavoro. Il risultato di ciò è stato un codice di condotta aggiornato, nuove politiche di assunzione e formazione obbligatoria.

Guillemot aggiunge che "sono stati compiuti notevoli progressi" e che Ubisoft continuerà a lavorare sulla sua "ambizione di diventare un posto di lavoro esemplare nel settore tecnologico".

Sfortunatamente, Guillemot non affronta il recente rapporto di Le Telegramme, che cita fonti all'interno di Ubisoft che affermano che non è cambiato molto dallo scorso anno e che alcune delle persone responsabili di problemi sul posto di lavoro mantengono ancora il loro ruolo.

Fonte: Kitguru.