Ubisoft ancora in mezzo alla bufera: nuove e pesanti rivelazioni sui recenti casi di molestie sessuali
Testimonianze pesanti e assurde.
Un nuovo report dal quotidiano francese Libération, ha svelato nuovi e scioccanti dettagli sulle recenti accuse di molestie sessuali avanzate dallo staff femminile di Ubisoft contro i propri colleghi uomini di vario rango aziendale.
L'inchiesta è stata pubblicata lo scorso 10 luglio e descrive in spaventoso dettaglio il clima tossico che si respira fra le stanze dei creatori di Assassin's Creed. L'articolo in lingua originale è disponibile solo dietro abbonamento, ma su Twitter è presente una traduzione che vi riportiamo qui di seguito:
Stando a quanto scritto sopra, pare che la situazione all'interno di Ubisoft sia nettamente peggiorata da quando sono saltate fuori le denunce, dismesse dalla dirigenza come una noiosa "caccia alle streghe", mentre le donne del team sentono di essere ormai percepite come un potenziale pericolo alla "creatività" dei proprio colleghi.
Commentando l'annuncio dello strumento online di Ubisoft, dedicato alla segnalazione di problemi e abusi, l'intervistato anonimo rivela che tale mezzo esiste già dal 2018, ma veniva principalmente usato per denunciare casi di inside trading. Sebbene potesse essere usato per segnalare abusi e cattiva condotta, tali accuse venivano sempre messe in secondo piano (e mai gestire) dal reparto risorse umane.
Proprio le risorse umane di Ubisoft starebbero causando i danni maggiori, poiché qualsiasi rapporto o denuncia inoltrata al reparto, verrebbe sistematicamente silenziata e archiviata, privando le vittime di qualsivoglia possibilità di essere ascoltate.
Vengono in seguito citati casi in cui alcuni dipendenti maschi, sorpresi a condividere immagini o video pornografici, anche di fronte alle colleghe, fino ad arrivare perfino al caso di Serge Hascoet, Chief Creative Officer di Ubisoft, giudicato da un dipendente HR anonimo, altamente misogino, omofobo e incredibilmente tossico. Fra i suoi exploit, abbiamo numerosi casi in cui tenta di baciare donne contro la sua volontà, spinge colleghi e colleghe a bere fino all'inibizione (a spese dell'azienda) e perfino "colorati" tentativi di stupro dentro gli ascensori della compagnia.
Nonostante tutto questo, la dirigenza sarebbe altamente restia a punirlo, giustificando i suoi comportamenti come "creativi": a quanto pare infatti, Ubisoft non avrebbe problemi a lasciar scorrere casi del genere, finché i risultati ottenuti nel lavoro siano migliori dei problemi causati.
Serge Hascoet si è recentemente dimesso da Ubisoft in seguito alle accuse mosse nei suoi confronti ma, da quello che potete leggere, danni del genere non spariscono in pochi istanti.
In aggiunta a quanto riportato qui sopra, ci sarebbero anche dei dettagli aggiuntivi che decorano ulteriormente questo "simpatico quadretto": a quanto pare, il capo delle risorse umane di Ubisoft Montreal avrebbe minacciato di abbandonare l'azienda, insieme a metà del suo staff, a meno che il CEO Yves Guillemot, non assolvesse il team da ogni responsabilità in merito a queste accuse, con una dichiarazione pubblica.
Che dire? Fino a pochi giorni fa, Ubisoft era sulla bocca di tutti per Assassin's Creed Valhalla, ma ora, nonostante a breve avrà luogo l'Ubisoft Foward, con nuovi trailer sui titoli più attesi come Far Cry 6 e Watch Dogs Legion, pare che l'entusiasmo per i suoi videogiochi passerà in secondo piano per molto tempo.
Cosa ne pensate di tutta questa situazione?
Fonte: Eurogamer