Un altro rogo per i videogiochi violenti
Il pacifismo avanza a colpi di falò.
Dopo l'iniziativa di un gruppo di giocatori tedeschi di bruciare dei videogiochi violenti in un rogo, l'associazione SouthingtonSOS sta preparando una simile iniziativa a Southington, una cittadina del Connecticut distante poche miglia da Newtown.
L'iniziativa è stata chiamata "Violent Video Games Return Program" e permetterà di consegnare videogiochi ma anche film o musica ritenuti troppo violenti e ricevere in cambio, come gesto di "apprezzamento per il comportamento da cittadini responsabili", dei buoni da spendere in attività di intrattenimento considerate più salutari.
Gli oggetti consegnati verranno resi inutilizzabili e successivamente inceneriti. Joe Erardi, sovrintendente della Southington School, ha spiegato che l'iniziativa (prevista per il 12 gennaio) non intende suggerire che i videogiochi siano la causa della strage avvenuta alla Sandy Hook ma stimolare i genitori ad "avere un dialogo coraggioso con i propri figli" riguardo i passatempi di questi ultimi.