Un rappresentante del mondo indù chiede a Naughty Dog di rispettare la religione in Uncharted: L'Eredità Perduta
Le parole di Rajan Zed.
Semplicemente accennare a concetti religiosi all'interno di un qualsiasi medium è sempre un procedimento tortuoso che richiede una conoscenza certosina dell'argomento al fine di non incappare in interpretazioni errate e inevitabilmente anche offensive.
Consapevole, molto probabilmente, di quanto non sia assolutamente semplice parlare di religione all'interno di un videogioco, il presidente della Universal Society of Hinduism, Rajan Zed, ha deciso di rivolgersi direttamente ai ragazzi di Naughty Dog che stanno lavorando ad Uncharted: L'Eredità Perduta, esortando un approccio attento e rispettoso nei confronti dell'induismo. L'espansione standalone conterrà infatti diversi elementi e accenni all'induismo e Zed vuole semplicemente assicurarsi che non ci siano banalizzazioni o interpretazioni errate della religione.
"Reinterpretazioni delle scritture, dei simboli, delle tradizioni e dei concetti dell'Induismo per motivi commerciali hanno facilmente ferito i sentimenti dei devoti e la rappresentazione errata ha creato confusione tra i non indù. La gestione insensibile delle tradizioni e della fede ha portato in alcuni casi a un saccheggio di importanti dottrine spirituali e di simboli riveriti".
Come riportato da PlayStationLifestyle, Zed sottolinea come non ci sia alcun desiderio di impedire l'uscita di un'opera di intrattenimento che parla dell'induismo ma semplicemente la richiesta di non proporre interpretazioni errate. L'uomo si è anzi detto "fiducioso degli esperti e abili professionisti di Naughty Dog" rivelandosi anche disponibile ad aiutare il team nel corso dello sviluppo.
Cosa pensate delle dichiarazioni di Rajan Zed?