Uno studio scientifico invita l'industria videoludica a non sottovalutare il trolling
"Può avere ripercussioni psicologiche devastanti".
"I moderatori e chi gestisce i videogiochi dovrebbero prendere il trolling molto seriamente".
È questo l'invito rivolto all'industria del videogioco da Mark Griffiths, professore e direttore della International Gaming Research Unit della Nottingham Trent University, dopo uno studio condotto dall'università sulla materia.
"Gli effetti psicologici su chi è soggetto al trolling possono essere devastanti in un ristretto numero di circostanze", ha spiegato Griffiths.
"Alcune persone che hanno sperimentato il trolling non subiscono conseguenze, ma ci sono persone che si sentono psicologicamente violate. Alcuni individui sono più sensibili di altri".
Secondo lo studio condotto dalla International Gaming Research Unit, circa la metà dei giocatori si sarebbero dati al trolling per semplice divertimento, un quarto per noia e altri a scopo di vendetta. Un quinto dei giocatori interpellati ha dichiarato invece di non avere alcuna ragione particolare.