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Valve possiede Dota? La questione arriva in tribunale

Dei creatori di due cloni considerano il materiale open source.

Il primo Dota può essere considerato come il papà dei MOBA ma la sua natura di mod di Warcraft 3 è al centro di un contenzioso legale piuttosto particolare che vede coinvolti due sviluppatori mobile, Lilith Games e uCool, e Valve.

Tutto è partito da Dota Legends e Heroes Charge, due cloni di Dota 2 pensati per dispositivi mobile che hanno attirato le attenzioni di Valve. La compagnia di Gabe Newell e soci ha deciso di far causa per violazione del copyright ma i due team che hanno realizzato i cloni sostengono che in realtà Valve non possiede i diritti di Dota.

uCool sottolinea in particolare una frase del creatore di Dota, la mod che poi avrebbe dato vita al gioco completo. Il modder Eul aveva dichiarato nel lontano 2004:

"Mi piacerebbe darvi un'ultima mappa che sia giocabile ma non posso. Invece da questo punto in avanti Dota è open source. Chiunque voglia pubblicare una versione di Dota può senza il mio consenso, chiedo semplicemente un riferimento all'interno dei crediti".

Come riportato da Kotaku, la questione a quanto pare è degna di essere sottoposta a una giuria che deciderà chi effettivamente possiede i diritti di Dota e se uCool e Lilith Games abbiano o meno violato questi diritti. Cosa pensate di questa particolare vicenda?

Avatar di Alessandro Baravalle
Alessandro Baravalle: Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.
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Dota 2

PC, Mac

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