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"I videogiochi come arte? Credo di si, ma non The Witcher 3"

Parla lo story director di CD Projekt RED, Marcin Blacha.

Il dibattito sulla concezione di videogioco come opera d'arte sembra entrato in una fase molto interessante con diversi sviluppatori che stanno proponendo la propria visione sull'argomento.

Dopo quella di Shigeru Miyamoto, anche una delle figure chiave di CD Projekt RED ha espresso la propria opinione sull'argomento con un occhio di riguardo a The Witcher 3: Wild Hunt. I videogiochi possono essere considerati una forma d'arte? Ecco ciò che lo story director del team polacco, Marcin Blacha, ha dichiarato a Culture.pl.

"Ho partecipato a parecchie discussioni sull'argomento anche se non sono mai stato particolarmente convinto perché, a dirti la verità, non lo so. So che i videogiochi sono una parte importante della cultura, questo senza alcun dubbio ma possono fare o meno parte dell'arte? Credo di si, ma non 'en masse', non tutti i giochi sono opere d'arte e ci sono casi in cui un titolo è o si avvicina ad essere un'opera d'arte. Con un gioco come The Witcher non credo ma ci sono artisti che si esprimono creando giochi. È una forma di espressione simile al dipingere un dipinto o a scrivere una poesia.

"Ci potrebbe essere un'analogia con i film, è vero, ma i film o le arti visive sono diverse dai giochi nel fatto che sono diretti dall'inizio alla fine. Ci sono certamente alcune forme d'arte, specialmente moderna, che richiedono un certo grado di interazione, che gioca con il pubblico ma uno potrebbe affermare che l'arte tradizionale sia molto meno interattiva dei giochi. Nel caso dei giochi gli artisti sono sceneggiatori ma è il giocatore che alla fine dirige perché è colui che decide ciò che succederà nel gioco e in che modo gli eventi accadranno.

"Questa è una questione controversa. Non mi sento abbastanza competente per discuterne ma posso vedere una chiara differenza tra i film di Bergman e un gioco. Prima di tutto un gioco non è generalmente progettato con l'intenzione di diventare un'opera d'arte, in secondo luogo abbiamo un giocatore che effettua le decisioni su come il gioco si sviluppa".

Cosa pensate delle parole di Blacha e del dibattito sul valore artistico dei videogiochi?