Videogiochi e microtransazioni: in Australia è obbligatorio indicare la presenza di acquisti in-game
L'Australian Classification Board aggiorna le sue linee guida.
L'Australian Classification Board (ACB) ha aggiornato le sue linee guida per includere un avviso speciale sulle scatole dei videogiochi che ora menzionano specificamente se un titolo presenta acquisti in-game.
Questo è stato portato alla luce dall'utente Reddit BeforeJam che ha notato che le valutazioni per giochi in arrivo come PGA Tour 2K21, Marvel's Avengers, FIFA 21 e Madden NFL 21 menzionano specificamente gli "acquisti in-game" come parte della loro valutazione.
Questo sviluppo arriva dopo che il governo australiano ha avviato molteplici indagini sulle loot box per determinare una linea di condotta per proteggere i consumatori.
Un esempio delle nuove valutazioni possiamo rivederlo nella copertina di Marvel's Avengers per PS4, che mostra anche l'esclusività di Spider-Man per le piattaforme PlayStation.
Negli Stati Uniti, il principale gruppo di rating - l'ESRB - ha iniziato ad applicare adesivi speciali sulle scatole dei videogiochi per indicare se un gioco presenta acquisti in-game e oggetti casuali da acquistare. L'ESRB, tuttavia, è un gruppo indipendente autoregolamentato che si basa sui consigli dell'industria dei videogiochi e dei gruppi commerciali. L'ACB, nel frattempo, è un'istituzione governativa.
Le microtransazioni sono popolari in molti videogiochi - infatti, è raro che un grande gioco AAA non le abbia in qualche forma. I publisher sono stati fortemente criticati su come vengono implementate le famose loot box casuali, soprattutto dopo la controversia su Star Wars: Battlefront II. Una forma popolare di microtransazioni oggi sono gli articoli cosmetici attraverso i sistemi Battle Pass. Ad esempio, si stima che il Battle Pass per Call of Duty: Modern Warfare e Warzone porti centinaia di milioni di dollari dalle sue microtransazioni.
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Fonte: Gamespot.