"Vietare ai minori i videogiochi con meccanismi da gioco d'azzardo". L'obiettivo di un politico americano
Chris Lee torna sulla questione dopo le dure dichiarazioni su Star Wars Battlefront II.
Forse vi ricorderete di Chris Lee. In caso contrario vi rinfreschiamo la memoria: si tratta del politico americano (in particolare hawaiano) che definì Star Wars Battlefront II "un casinò online a tema Star Wars. Una trappola per i ragazzini".
Lee sta portando avanti la propria crociata contro le loot box e come segnalato da GameSpot sta lavorando a una proposta di legge da presentare alle autorità preposte. Ma in cosa consiste esattamente questa proposta di legge? È Lee stesso a spiegarla all'interno di un video pubblicato su YouTube.
Il politico è convinto che sia necessaria una legge che vieti la vendita ai minori di quei giochi che utilizzano "meccanismi da gioco d'azzardo". L'esempio proposto è piuttosto chiaro: Lee non si concentra sulle microtransazioni in generale ma sullo spendere denaro per partecipare a un gioco di probabilità, una categoria questa in cui rientrano proprio le lootbox. Il problema non sarebbe spendere $200 per una spada ma farlo per giocare d'azzardo e sperare di ottenere quella spada.
Questo tipo di transazioni sarebbero una forma di gioco d'azzardo dal suo punto di vista e quindi dovrebbero essere vietate ai minori di 21 anni.
L'obiettivo di Lee è chiaro: il politico spera di far passare la legge in alcuni stati per far si che la questione attiri l'attenzione pubblica spingendo a ulteriori azioni in altri stati. Se ciò non dovesse succedere Lee spera quanto meno di spingere i publisher ad apportare delle modifiche a questo tipo di meccanismi.
Cosa pensate dell'iniziativa di questo politico americano?