Vietare la vendita di videogiochi con loot box ai minori di 21 anni
Ecco le proposte di legge in arrivo dalle Hawaii.
Torniamo a parlare di una delle personalità più attive in ambito loot box, un politico americano e in particolare hawaiano che negli ultimi mesi ha sottolineato più volte di voler indagare attentamente su un fenomeno che si sta diffondendo ormai a macchia d'olio all'interno dell'industria videoludica AAA.
Chris Lee ha presentato delle proposte di legge volte a regolamentare proprio le loot box. Come sottolineato da Polygon, Lee ha presentato quattro proposte di legge di cui due che proibirebbero la vendita ai minori di 21 anni di giochi che propongono delle loot box. Le loot box, in queste proposte di legge, vengono etichettate come delle "ricompense in game casuali che possono essere comprate per denaro reale".
Molto interessanti anche le altre due proposte di legge che richiedono al publisher di inserire una indicazione della presenza di loot box direttamente sulla confezione del gioco e di rivelare le possibilità percentuali di ottenere qualsiasi oggetto presente all'interno del loro sistema.
Com'è facilmente intuibile le quattro proposte sono molto interessanti e sicuramente troveranno non pochi sostenitori tra i videogiocatori stessi. Chris Lee ha sottolineato la propria posizione con parole molto dure nei confronti delle compagnie che non considerano le loot box come gioco d'azzardo: "Sono cresciuto giocando ai videogiochi per tutta la mia vita. Ho visto in prima persona l'evoluzione dell'industria da una che cerca di creare cose nuove a una che ha iniziato a sfruttare le persone, specialmente in bambini, per massimizzare il profitto".
Cosa pensate delle parole di Lee e di queste proposte di legge? Vi sembrano condivisibili?