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Violenza e videogiochi: il settimanale Oggi li mette di nuovo in relazione in un caso di omicidio

"La rovina di nostro figlio sono stati i videogame".

È dello scorso mese la terribile notizia di cronaca nera che ha visto protagonisti due ragazzi ferraresi di sedici e diciassette anni, colpevoli di aver ucciso i genitori di uno dei due.

Questa settimana la rivista periodica Oggi ha dedicato un articolo alla vicenda, incentrandolo in particolare sulla responsabilità dei videogiochi violenti nello spingere Manuel e Riccardo, questi i nomi dei giovani, a compiere un gesto così efferato.

Foto del nostro lettore Pietro Martina.

L'articolo, del giornalista Giuseppre Fumagalli, mette l'accento in particolare sulla teoria del padre di Manuel, secondo la quale il ragazzo "ha avuto troppa libertà. La discoteca, le morose, gli amici, Era sempre in giro e non studiava mai. Alla fine ha sempre fatto quel che voleva, ma rimaneva un bravo ragazzo: non beveva, non si drogava. Se penso a quello che può avergli fatto davvero male, dico che è stata quella robaccia qua".

Ovviamente il padre si riferisce ai videogiochi, come si capisce fin dal titolo del pezzo: "La rovina di nostro figlio sono stati i videogame".

Ancora una volta quindi la stampa generalista demonizza il medium videoludico collegandolo alla violenza giovanile, anche se diversi studi sulla violenza dei videogiochi, tra cui quello del professor Christopher Ferguson, hanno smentito una correlazione tra i due fenomeni.

Avatar di Pier Giorgio Liprino
Pier Giorgio Liprino: Per far felice Pier Giorgio basta parlargli di politica, scienza e videogiochi. A questi ultimi s'è avvicinato da bambino giocando ad Age of Empires 2 e da allora è rimasto un appassionato PC gamer, con uno sguardo attento alle console.
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