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Warcraft III: Reforged sarebbe stato vittima di budget risicati e pessima gestione

Un remake che ad Activision interessava meno di zero?

La deludente versione di Warcraft 3 Reforged è stata il risultato di tagli di budget, cattiva gestione e controversie interne, secondo un rapporto pubblicato di recente da Bloomberg.

Pubblicato lo scorso febbraio, Reforged è arrivato ai giocatori in uno stato tutt'altro che ottimo. Non solo il remake mancava di molti dei grandiosi aggiornamenti pianificati, ma ha rovinato retroattivamente l'originale Warcraft 3 del 2002, sostituendo il servizio online con uno privo di funzionalità di base come le classifiche competitive.

Nel nuovo report, le fonti scrivono che Warcraft 3 ha sofferto di costanti casi di cattiva comunicazione e pressioni finanziarie. I miglioramenti pianificati sono stati eliminati quando il budget del gioco è stato ristretto. Le discussioni si sono accese sullo stile artistico e sulla portata del gioco. Il capo del team di Classic Games di Blizzard, Rob Bridenbecker, è stato accusato di avere uno "stile di gestione aggressivo", oltre a fare spesso viaggi fuori dal paese durante la produzione.

"Abbiamo sviluppatori che hanno affrontato esaurimento, ansia, depressione e altro da un anno ormai", hanno scritto gli sviluppatori in una bacheca interna ottenuta da Bloomberg. "Molti hanno perso fiducia nel team e in questa azienda. Molti giocatori hanno anche perso la fiducia e il lancio non ha certo aiutato un anno già difficile per l'immagine di Blizzard".

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Warcraft 3: Reforged ha anche affrontato le pressioni dei proprietari aziendali Activision, che non hanno dato la priorità a un RTS con poche speranze di diventare un successo. I licenziamenti di massa in tutta l'azienda nel 2019 non hanno aiutato e, con l'apertura dei preordini molto prima che il gioco fosse completo, il team ha dovuto costantemente "resistere alla tentazione di spedire un prodotto incompiuto a causa della pressione finanziaria".

Il rapporto approfondisce come il team del dipartimento Classic Games sia stato ampiamente diffamato da Blizzard e come la direzione di Blizzard sia rimasta "fuori dal contatto" con il progetto fino a uno sviluppo estremamente avanzato. Ma il rapporto alla fine incolpa la crescente influenza di Activision su Blizzard dopo la fusione, spingendo lo sviluppatore a concentrarsi solo sulla sua scuderia di giochi da miliardi di dollari come World of Warcraft e Overwatch.

Tutto questo arriva proprio nel momento in cui Activision è sotto i riflettori per via di accuse di molestie sessuali e discriminazione. Per la società sono tempi davvero bui.

Fonte: Eurogamer.net