"I videogiocatori sono bravissimi a essere dei completi stronzi online"
Le parole del cofondatore di Devolver Digital e Good Shepherd.
"I videogiocatori sono...bravissimi a essere dei completi stronzi online e non capisco perché sia così". Le parole di Mike Wilson rischiano di suonare come un semplice insulto per molti ma dovrebbero sicuramente fare riflettere parecchie community sparse in tutto il mondo. C'è una evidente amarezza nelle parole che il cofondatore di Devolver Digital e Good Shepherd ha proferito nel corso di un intervento al Reboot Develop della scorsa settimana.
"Quando stai vivendo una giornata difficile e ci sono un migliaio di persone su Twitter che in ogni momento sono disposte a dirti che sei un pezzo di merda e che dovresti smettere di lavorare perché non realizzerai mai nulla di buono si tratta di una situazione piuttosto dura per una persona vagamente sensibile", ha affermato Wilson secondo quanto riportato da Games Industry.
Il problema del rapporto con gli utenti si presenta soprattutto per gli sviluppatori indie dato che ci si aspetta un dialogo diretto e costante con la community.
"Il problema più grande è che ora ci si aspetta che ci siano delle conversazioni dirette tra gli sviluppatori e il loro pubblico, il tutto anche regolarmente. Si tratta di qualcosa che nessun artista nella storia ha mai dovuto affrontare. Queste sono persone che provano a fare qualcosa di già molto difficile: realizzare un gioco che spicchi in mezzo a migliaia di altri titoli realizzati da due o tre persone che escono ogni mese. Il tutto sapendo che il pubblico non capirà mai che si tratta di solo due o tre persone. Suppongono che si tratti di un grande studio e pretendono che ci sia la qualità dei giochi più grandi".
"Penso che sia questo il motivo per cui gli indie stanno avendo così tante difficoltà. C'è solo questa massa di rumore proveniente da un mix di fan e mostri online e non importa se leggi un migliaio di ottimi commenti positivi, sono quei due che ti definiscono un pezzo di merda che ti rimangono impressi nel cuore proprio quando meno ne avresti bisogno".
Wilson teme che sempre più sviluppatori indie decideranno di rinunciare all'interazione diretta con gli utenti lasciando tutto in mano ai PR. "Spero non si arrivi a questo perché è piuttosto bello essere in grado di interagire con gli artisti che ami, fare domande, e complimentarsi con loro per il lavoro svolto. Spero davvero che non si arrivi a una situazione in cui si parlerà sempre e solo con i PR anche su Twitter".
La tossicità della community legata al gaming è innegabile, cosa pensate delle parole di Wilson?