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Xbox Game Pass è un ottimo servizio, ma non usatelo come nome per i vostri figli!

Il mio nome è Pass, Game Pass.

Xbox Game Pass è un servizio molto popolare fra i giocatori Xbox e invidiato da tutti gli altri. Tuttavia, la popolarità è un'arma a doppio taglio, specialmente quando rischia di attirare dei veri e propri fanatici.

Per questo motivo, durante un livestream speciale per la Gamescom, il responsabile marketing di Xbox, Aaron Greenberg, ha lanciato un appello decisamente...particolare:

"Vi chiedo cortesemente di non chiamare vostro figlio Game Pass.".

Un commento decisamente fuori dall'ordinario, ma esiste una giustificazione: durante il livestream era presente anche Pete Hines di Bethesda.

Forse non molti di voi se lo ricorderanno, ma al lancio di Skyrim, nel 2011, Bethesda lanciò una sfida: chi avrebbe chiamato il proprio figlio Dovahkiin, nato il giorno esatto dell'uscita del gioco, avrebbe ricevuto gratuitamente giochi Bethesda per tutta la vita.

Il premio era allettante, ma qualcuno avrebbe veramente azzardato a chiamare il proprio bambino con un nome del genere? Ebbene sì: la coppia Eric e Megan Kellermeyer diede alla luce un bambino l'11 novembre 2011 e lo chiamarono Dovahkiin.

Durante l'intervista Gamescom, Pete Hines ricordò quell'evento e Greenberg, probabilmente, decise di mettere le mani avanti, troncando sul nascere i desideri di chi, chiamando il proprio figlio Game Pass, sperava di ricevere il servizio gratuitamente a vita.

Certo, considerando le regole in vigore sui nomi, "Game Pass" potrebbe essere molto più difficile da certificare rispetto a Dovahkiin, ma non bisogna mai sottovalutare il fanatismo (o i VIP).

A questo punto, tuttavia, sorge una domanda: perché Greenberg ha detto immediatamente "Game Pass" e non il nome di un personaggio dei videogiochi Xbox, come Master Chief, per essere più coerente con l'argomento di Hines? Che qualcuno ci abbia veramente provato?

Fonte: GameSpot