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Xbox non obbliga gli sviluppatori a creare giochi live service, parola di Matt Booty

Sea of Thieves, Fallout 76 ma non solo.

Anche se non tutti i giochi live service abbiano avuto successo, sono sempre di più le aziende che si affidano a questo modello. Anche Xbox Game Studios può contare su giochi GaaS come Sea of Thieves o Fallout 76 che dopo un brusco inizio sembra stia prendendo piede. Tuttavia questa non è la linea unica che Microsoft seguirà; non tutti i giochi saranno cioè live service.

Attraverso un'intervista Matt Booty, boss di Xbox Game Studios, ha dichiarato: "Non abbiamo nessuna direzione che ci dica che ogni gioco deve essere continuo e sostenuto attraverso gli anni". Psychonauts 2 di Double Fine è stato preso come esempio. "Potrebbe anche esserci uno Psychonauts 3, ma non dirò a Tim Schafer di realizzarlo. Tuttavia conoscendo il suo lavoro dietro i giochi, non credo che realizzerà un titolo che abbia al suo interno stagioni e che vada avanti per anni".

Nonostante giochi come appunto Sea of Thieves e il prossimo ad uscire Halo Infinite, che comunque hanno un modello live service, Booty afferma che Xbox tiene conto anche dei titoli che hanno un inizio e una fine. "Sea of Thieves ha una longevità e il multiplayer di Halo si baserà sulle stagioni, ma a Compulsion Games, lo studio di Montreal, non è stato detto di sviluppare un gioco che avrà stagioni o una serie di DLC. Tell Me Why è una storia importante, ma non abbiamo detto allo studio che dovrà lavorare su una serie di stagioni".

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Oltre a questo titoli, Microsoft ha in cantiere Fable, Perfect Dark, Starfield e Avowed per citarne alcuni che si baseranno soprattutto sulla narrativa.

Fonte: GamingBolt