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Xbox Series X/S: l'opzione FPS Boost svelata in dettaglio tra possibilità e limiti (imposti)

Ecco come funziona.

Vi abbiamo annunciato, ieri, l'arrivo di FPS Boost, la nuova opzione presente sulla next-gen di Microsoft che permette di aumentare vertiginosamente il frame rate dei titoli giocati in retrocompatibilità. Arriva oggi, tramite una intervista sul canale YouTube ColtEastwood, tutta una serie di interessanti informazioni in merito dalla viva voce di Jason Ronald, Xbox program management director. Tra queste, la rivelazione che arriveranno le certificazioni di compatibilità all'opzione di nuovi-vecchi titoli ogni due settimane, per i prossimi due mesi.

L'FPS Boost è nato quasi per caso, dall'osservazione tecnica di CPU e GPU di Xbox Series X|S alle prese con titoli in retrocompatibilità: in certi casi caricavano o processavano così velocemente le informazioni che rimanevano in stato di letterale inutilizzo, e quindi da lì è nata l'idea di sfruttare queste pause per performare attività aggiuntive.

"Quando abbiamo sviluppato questa tecnica, per prima cosa abbiamo dato un'occhiata al catalogo e pensato a quali giochi avrebbero potuto giovarne. (...) In alcuni casi, alcuni titoli in lista andavano alla grande, mentre in altri le animazioni andavano il doppio più veloce [del dovuto], o il motore del gioco andava così veloce che 'rompeva' il gameplay" ha affermato Ronald.

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Da qui, come vi abbiamo detto anche ieri, la necessità di dover andare di pari passo alle richieste e all'accondiscendenza degli Studi originali, per evitare di snaturare dei titoli sia dal punto di vista della giocabilità che della visione artistica.

Fonte: GameSpot