Zenimax lotta contro il mercato nero di The Elder Scrolls Online
Che causa l'85% delle lamentele da parte dei giocatori.
Zenimax si è espressa riguardo al problema del "mercato nero" formato dai rivenditori di valuta di gioco all'interno di The Elder Scrolls Online, che intasano i canali di chat e causano le continue lamentele degli utenti.
L'85% delle rimostranze che giungono al servizio clienti del gioco sarebbe da imputare proprio a questo problema, di cui ha parlato Matt Firor, boss di Zenimax Online Studios.
"Sappiate che stiamo facendo tutto quello che possiamo per combattere i bot" e chi continua ad offrire oro in chat. "Gioco ogni giorno", ha continuato Firor, "li vedo anche io e si, mi fanno diventare pazzo".
La "battaglia quotidiana" degli sviluppatori è iniziata sin dal lancio del gioco. "Continuiamo ad adottare misure che li tengano lontani dai giocatori, anche quando sembra che non lo stiamo facendo".
"A causa della grande abbondanza di rimostranze dovute a questo problema, il nostro team è stato più lento del dovuto nel risolvere i problemi. Vi facciamo le nostre sincere scuse nel caso siate rimasti in attesa per molto tempo prima di ottenere una risposta. Il nostro obiettivo è quello di tenere queste attività lontane da voi, così che non dobbiate nemmeno contattare il servizio clienti".
"Abbiamo ancora molto da fare", ha concluso Firor. "Stiamo per pubblicare il primo aggiornamento importante per il gioco sui nostri server di prova, che includerà molte aggiunte al gioco, incluse modifiche a classi e abilità relative alle armi, correzioni e migliorie a quasi tutti i sistemi del gioco. L'aggiornamento includerà anche una nuova Adventure Zone di alto livello, Craglorn, con contenuti pensati per gruppi di quattro e dodici persone".