Xbox ha accusato PlayStation di pagare gli sviluppatori per tenere i giochi fuori da Game Pass
Xbox definisce 'incoerenti' le preoccupazioni di Sony sui contenuti esclusivi.
L'Administrative Council for Economic Defense (CADE) del Brasile è l'ente che sta giudicando l'acquisizione di Activision da parte di Microsoft nel mercato brasiliano e ha reso pubblici i documenti consegnati dalle parti coinvolte. Di recente, come riportato da VGC, Xbox ha inviato al CADE un documento di 27 pagine in cui confuta le argomentazioni precedentemente presentate da PlayStation, secondo cui nessun altro sviluppatore può competere con Call of Duty. Oltre a contestare questa affermazione, Xbox ha accusato specificamente Sony di pratiche anticoncorrenziali, come il pagamento di "diritti di blocco" per tenere i giochi fuori dal servizio Game Pass di Xbox e da altri servizi in abbonamento.
Come trascritto da VGC, Xbox definisce le preoccupazioni di Sony "incoerenti", dato che i contenuti esclusivi sono stati al centro delle strategie di PlayStation per rafforzare il proprio marchio e PlayStation è l'attuale leader di mercato nella distribuzione di giochi digitali. Xbox afferma che le argomentazioni di Sony rivelano un "timore" nei confronti del servizio Game Pass, in quanto minaccia la leadership di PlayStation, che "nel corso degli anni è stata forgiata da una strategia incentrata sui dispositivi e sulle esclusive".
Microsoft ha annunciato l'acquisizione di Activision Blizzard nel gennaio del 2022, ma questi accordi non avvengono da un giorno all'altro. Trattandosi di aziende così grandi e internazionali, l'accordo è soggetto al giudizio degli organi di regolamentazione dei vari Paesi, che devono assicurarsi che non comprometta l'equità del mercato. In sostanza, vogliono assicurarsi che non si crei qualcosa di simile a un monopolio, in cui sia troppo difficile competere contro una sola azienda. PlayStation non ha accusato Xbox di questo nel documento consegnato al CADE, ma ha affermato che Call of Duty ha definito il genere FPS e che l'acquisizione potrebbe influenzare la scelta della console da parte degli utenti.
Il documento di Xbox, ora rivelato, afferma: "Sony non vuole che servizi di abbonamento attraenti minaccino il suo dominio nel mercato della distribuzione digitale dei giochi per console". L'azienda si oppone al concetto che Call of Duty sia un gioco a sé stante solo perché è leader di mercato con una fanbase fedele. Xbox fa notare che la stessa PlayStation è un leader di mercato con una fanbase fedele, ma questo non la colloca in un mercato a sé stante, al di fuori delle altre console.
Per confutare le argomentazioni di anticoncorrenzialità, Xbox ribadisce che non ha intenzione di rendere Call of Duty un'esclusiva Xbox, perché "semplicemente non sarebbe redditizio". Sebbene alcune informazioni specifiche siano state omesse dai documenti per motivi di riservatezza, Xbox sostiene che la perdita di vendite derivante dall'esclusività console non potrebbe essere compensata dai maggiori introiti ottenuti con le vendite first-party. Questo, secondo loro, è in parte dovuto al fatto che PlayStation ha "gli utenti più fedeli attraverso le sue varie generazioni".
Era da tempo che non si assisteva a un simile "scontro" pubblico tra due dei principali produttori di console; è chiaro che questo affare con Activision Blizzard è qualcosa che nessuna delle due aziende prende alla leggera. Indipendentemente dal fatto che le affermazioni di Xbox sull'acquisto dei "diritti di blocco" da parte di PlayStation siano vere o meno, l'accusa è sicuramente destinata ad alimentare le fiamme tra le due fanbase più accanite.
Fonte: Dualshockers.