Next Car Game - prova
FlatOut risorge dalle ceneri.
Quanti di voi negli ultimi anni hanno trascorso ore ed ore di totale estasi sfasciando macchine su uno qualsiasi dei titoli della serie FlatOut? Molti giocatori di vecchia data lo considerano il giusto erede morale di quel Destruction Derby di Psygnosis che, a metà anni Novanta, aveva fatto intuire l'incredibile potenziale degli stunt racer. Il buon successo di critica e pubblico ci ha regalato FlatOut, FlatOut 2 e la riedizione Ultimate Carnage nel 2007, andando a comporre un trittico di racing game di buona qualità.
I problemi sono arrivati col pessimo FlatOut 3: Chaos & Destruction, di cui i Bugbear non hanno scritto un byte. Il fallimento del progetto ha affossato una delle serie racing più divertenti degli ultimi tempi, portandosi nella tomba anche l'uso del nome. Siccome i finlandesi di Bugbear, noti al grande pubblico per altri racing game di qualità come Rally Trophy e Ridge Racer Unbounded, non sono gente che molla il colpo facilmente, eccoli tornare alla carica con il seguito in pectore di FlatOut chiamato Next Car Game.
I nostri avevano provato qualche tempo fa la strada di Kickstarter ma senza successo e ora sono tornati alla carica su Steam pubblicando la versione Alpha in Early Access di questo nuovo stunt racer, da scaricare al prezzo di ventidue euro. Anche se si tratta di un'alpha è piuttosto chiaro che la base tecnologica è già a buon punto, visto che i Bugbear avevano già pronto il modello di guida e la fisica ampiamente ereditati da FlatOut senza particolari stravolgimenti.
Anche il motore grafico è lo stesso evoluto nel corso degli anni e oggi, grazie all'inclusione di nuovi effetti di luce e alla potenza dei moderni PC, riesce a rimanere bloccato a 60 frame al secondo fissi anche quando 24 indemoniati si lanciano a tutta velocità in curva schiantandosi addosso a centinaia di copertoni impilati.
"Next Car Game sarà indubbiamente un gioco spettacolare nel senso più letterale del termine"
Next Car Game sarà indubbiamente un gioco spettacolare nel senso più letterale del termine, perché la fisica che potete ammirare nei filmati che fanno da contorno alla recensione permette di riprodurre in modo realistico cappottamenti, impatti e deformazioni delle carrozzerie, confermando lo splendido lavoro svolto nel corso degli anni.
Questo va a tutto vantaggio di un gameplay avvincente dove basta un niente per finire dalla testa della gara, faticosamente guadagnata a suon di sportellate, in fondo allo schieramento con la vettura più accartocciata di una lattina in un compattatore di rifiuti.
Il modello dei danni è infatti altrettanto realistico anche se gli sviluppatori permettono a vetture devastate oltre il limite della comprensione umana di continuare a viaggiare a velocità folli per arrivare prime. Nonostante questo, bisogna dire che il lavoro svolto nel riprodurre parti deformate e telai rovinati è funzionale alla riproduzione di incidenti assolutamente spassosi e dagli esiti imprevedibili, a seconda delle vetture e delle piste coinvolte.
Il cuore del gameplay rimane comunque quello di FlatOut dove a una facilità d'utilizzo quasi immediata nell'adattarsi a vetture e piste, s'aggiunge una grafica fluida e piacevolissima da guardare in movimento. Quello che manca ancora a Next Car Game sono fondamentalmente i contenuti, ma trattandosi di un'Alpha è normale che sia così: a disposizione abbiamo solo due vetture ovvero una grossa e robusta muscle car e un'utilitaria molto compatta, veloce nel misto ma assolutamente non in grado di resistere agli incidenti da codice penale che possono accadere in uno stunt racer come questo.
"Il cuore del gameplay rimane quello di FlatOut"
Le piste e le modalità aiutano parecchio in questo senso: nell'Early Access che abbiamo avuto modo di provare era presente un'arena in cui è possibile cimentarsi nel più classico dei Destruction Derby, una pista su asfalto abbastanza veloce con qualche tratto più tecnico e uno sterrato molto semplice con salti e cunette.
I filmati che trovate a corredo dell'articolo mostrano questi scenari nelle due modalità di gioco disponibili: il Destruction Derby per l'appunto e la gara su asfalto o sterrato per 12 o 24 concorrenti. Al momento l'alpha permette di cimentarsi solo col single player, ma è piuttosto ovvio che un'infrastruttura del genere sia pensata per l'online gaming e infatti sul sito ufficiale gli sviluppatori hanno precisato che il multiplayer sarà parte integrante del gioco in versione completa.
Altri elementi fanno pensare alla forma che assumerà la versione finale di Next Car Game: non solo corse a rotta di collo ma anche attività collaterali che tanto successo avevano avuto in FlatOut come la proiezione del pilota dal finestrino, le gare di acrobazia e altre modalità a squadre che andranno a rimpolpare la lista dei contenuti di Next Car Game.
Nel menu di scelta delle vetture abbiamo anche notato la possibilità di acquistare parti e potenziamenti, così come quella di vendere e comprare i bolidi interi. Tutto questo fa pensare a un sistema di potenziamenti basato sulle microtransazioni ma è effettivamente ancora troppo presto per poter definire con certezza la struttura e quindi il potenziale di Next Car Game.
In effetti la scarsità di contenuti e modalità è l'unica vera ragione per cui vi consigliamo di attendere prima di effettuare un acquisto sulla fiducia che al momento sarebbe azzardato: la base tecnica è effettivamente ben delineata e qualitativamente eccellente, ma ci sono ancora pochi elementi per valutare un gioco comunque dalle buone potenzialità.
Se invece siete dei fan senza speranza di FlatOut e volete contribuire alla nuova incarnazione dello stunt racer più arrogante di sempre, allora mettete pure mano al portafoglio e attendete fiduciosi la fine della primavera, periodo in cui i Bugbear Entertainment hanno intenzione di pubblicare il loro sfasciamacchine in versione completa.