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Ni No Kuni 2 - prova

Sta per tornare la magia di Level5, replicando lo stile di Studio Ghibli.

Quando due studi di sviluppo di eccezionale talento si uniscono nella creazione di un nuovo titolo, il risultato non può che essere altrettanto valido. Ben sei anni fa i Level 5, esperti creatori di JRPG e Studio Ghibli, massimi esponenti dell'animazione giapponese, collaborarono per dar vita a Ni No Kuni, gioco di ruolo di ottima fattura che si è avvalso delle tecniche di illustrazione che hanno reso celebre i lungometraggi prodotti dallo studio del maestro Hayao Miyazaki.

In una fusione da sogno abbiamo vissuto le avventure di Oliver, che ha la possibilità di riportare in vita la madre scomparsa grazie ad una bambola che si anima venendo a contatto con le lacrime del piccolo. Nel mondo incantato di Ni No Kuni: la Minaccia della Strega Cinerea, abbiamo fatto la conoscenza di personaggi tanto strambi quanto affascinanti, combattuto con i Famigli e ci siamo anche commossi tra una sequenza e l'altra.

Alla guida del nuovo progetto c'è ancora il trio delle meraviglie composto da Akihiro Hino, CEO di Level-5 alla guida del design, Yoshiyuki Momose, alla creazione dei personaggi e Joe Hisaishi, a cui dobbiamo le colonne sonore della maggior parte delle opere di Studio Ghibli.

Tutto molto bello, ma l'intenzione degli sviluppatori è sempre stata quella di proporre una nuova storia, dei nuovi personaggi per delle nuove emozioni. Il mondo incantato di Ni No Kuni, ambientazione del primo episodio, avrà quindi un suo seguito che farà parte dello stesso universo narrativo pur non continuando la serie di eventi ormai conclusa. Il nuovo protagonista in Ni No Kuni II: il Destino di un Regno sarà il giovane Evan, principe del regno di Ding Dong Dell dove un colpo di stato lo ha detronizzato e allontanato. La pace del regno è distrutta e starà a noi condurre il legittimo sovrano a riconquistare il suo posto.

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Dai video di gameplay rilasciati fin'ora, abbiamo potuto apprezzare in primo luogo la splendida veste grafica in cel shading che avvolge i modelli tridimensionali di personaggi e mondo di gioco. Come già riusciva il primo Ni No Kuni, anche in "Il Destino di un Regno" viene replicato in pieno tutto lo stile dei film d'animazione dello Studio Ghibli. Il numero di poligoni è decisamente aumentato e i contorni delle forme geometriche sono ora curve precise al punto giusto per dare l'impressione di stare guardando un anime. Anche i colori e le ombreggiature non sono da meno e riprendono le atmosfere che hanno reso celebri titoli come La città incantata e Il castello errante di Howl.

Per aiutare Evan nel suo viaggio non saremo ovviamente soli e come da tradizione nel corso dell'avventura incontreremo decine e decine di NPC con cui affrontare esplorazioni e battaglie. Per quest'ultime il cambiamento più grande sta nella "eliminazione" dei Famigli in favore dell'introduzione degli Higgledies, piccoli mostriciattoli che ci faranno da compagni di battaglia e se assortiti nella giusta combinazione anche permetterci di modificare le abilità di Evan.

L'uscita di Ni No Kuni II: il Destino di un Regno era prevista inizialmente per il 10 novembre di quest'anno ma di recente è stata spostata a al 19 gennaio 2018 per permettere una rifinitura completa dei lavori.

Intanto alla Gamescom abbiamo scoperto altri dettagli e giocato a due nuove avventure. Evan deve ricreare un proprio regno e nel farlo dovrà trovare il proprio spazio tra i quattro finora rivelati. Ciò vuol dire davvero costruire da zero le strutture necessarie, dal castello al villaggio, e con il proseguire delle quest cresceremo sempre di più.

Il cel-shading di Ni No Kuni è migliorato esponenzialmente con la nuova generazione, rendendo sottilissimo il confine tra anime e videogioco.

Ad esempio dopo una quest secondaria dove Evan salva un gruppo di pescatori dalle grinfie dei mostri, questi decideranno di stabilirsi nel nostro territorio, facendo apparire nella mappa del regno delle baracche per pescare, e così via con l'avanzare di altre missioni completate con successo. L'aumento delle strutture disponibili e della popolazione ci garantirà bonus nelle risorse e nell'equipaggiamento.

Nella prima quest della versione che abbiamo giocato partiamo quindi da un villaggio nelle montagne, rifugio di Evan dopo il colpo di stato. Al suo interno possiamo muoverci liberamente interagendo con gli NPC che lo abitano, e possiamo vedere tutti i personaggi nella loro interezza. Splendidi davvero, l'effetto di anime giocabile è più forte che mai.

Dal villaggio dobbiamo arrivare alla Tana della Viverna e per farlo passiamo alla visuale chiamata "Diorama", dove i personaggi diventano piccole figure super deformed e camminano per le strade del mondo esterno con l'aiuto di una minimappa, come già era nel primo Ni No Kuni.

In maniera molto tradizionale per il genere incontriamo risorse e soprattutto nemici. Quando ci scontriamo con essi la visuale cambia nuovamente portandoci in modalità combattimento, un'arena circolare dove l'inquadratura passa in terza persona. E il gioco diventa un hack 'n' slash a tutti gli effetti: possiamo muoverci liberamente nell'arena e attaccare quando vogliamo con attacchi veloci, pesanti e dalla distanza.

Le battaglie Skirmish sono tutte nuove e simuleranno le guerre tra regni.

Il campo di battaglia sarà più vivo che mai grazie alla presenza contemporanea non solo dei protagonisti e dei nemici ma anche degli higgledies, i piccoli aiutanti che garantiscono a Evan di ottenere bonus di attacco e di difesa. Agiscono anche in modo passivo, potenziando le abilità che possiamo selezionare tenendo premuto il grilletto destro e premendo uno dei quattro tasti: se avremo gli higgledies del tipo giusto vicino, questi si uniranno a noi per aumentare l'effetto dell'abilità. Una soluzione strategica che apre a molte altre e moltiplica il dinamismo. Nella demo è stato possibile giocare solamente con Evan, ma gli sviluppatori ci hanno garantito che tutti i personaggi secondari saranno controllabili.

Arrivati dall'altra parte delle montagne arriviamo alla Tana, dove è il momento di affrontare una Boss Battle. È il capo delle viverne, il Warlord Wyvern, ben più grosso e cattivo delle viverne normali incontrate nel percorso. La battaglia si fa quindi più lunga e complessa, con il boss che che cambia costantemente metodo di attacco e si circonda di minion. Dopo una lunga battaglia riusciamo a vincere e la demo finisce.

Passiamo Dunque all'altra modalità, la Skirmishes, un tipo di combattimento che Evan dovrà affrontare in compagnia degli Higgledies per sconfiggere le truppe dei regni rivali. Tutto torna super deformed e la visuale si sposta più in alto ma sempre in terza persona. Questo perché, oltre al movimento di Evan sulla mappa, controlleremo anche gli Higgledies con i dorsali destro e sinistro, in un movimento circolare che li farà ruotare attorno a noi.

Ogni "nuvoletta" di soldati Higgledies ha una specialità: ci sono quelli migliori nel combattimento corpo a corpo e quelli che preferiscono attaccare dalla distanza, più deboli. Facendoli ruotare possiamo quindi decidere la loro posizione e quindi la tattica migliore per difendersi ed attaccare. Ogni gruppetto ha anche un'abilità peculiare, come bombe con danno ad area o attacchi più diretti.

Gli Higgledies sono piccole creature che ci aiutano in battaglia. Ce ne sono di tanti tipi, alcuni segreti.

È una meccanica molto originale che simula gli assedi e le difese ad una fortezza, con mura e decine di soldati sul campo. Funziona, e con molta probabilità nel corso del gioco le dimensioni delle battaglie aumenteranno molto di più.

Con grande coraggio Level5 ha scelto di innovare quasi tutto quello che abbiamo amato nel primo Ni No Kuni. Lo spirito unico però sembra essere rimasto intatto, e siamo più che convinti di poterci fidare ad occhi chiusi della software house di Fukuoka, sicuri che le nuove meccaniche funzionino a dovere e ci divertiranno quanto e forse più di prima. Trasportati dall'aspetto incantevole e dalle dolci note che ricalcano perfettamente lo stile di Studio Ghibli, aspettiamo trepidanti l'arrivo del prossimo anno.

Avatar di Michele Sollazzo
Michele Sollazzo: Provenendo dalla leggendaria regione del Molise, non poteva fare a meno di vivere avventure in mondi virtuali. Dopo un'infanzia vissuta tra gli arcade dei bar diventa adulto firmando petizioni per far uscire Shenmue 3. Ora è passato a Outcast 2.
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