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Nin2-Jump

Un incubo in miniatura.

Queste novità rendono il gameplay indubbiamente molto più vario ma al tempo stesso lo complicano non poco. In più di un'occasione, infatti, mi sono ritrovato a perdere una vita a causa del ritardo nella risposta ai comandi (la reattività di Outland è, purtroppo, solo un lontano ricordo) o dell'eccessiva confusione che si viene a creare negli stage più complessi.

Il level design, in effetti, è la cosa che più di tutte indispone nel titolo Cave. Perché, ad esempio, realizzare porzioni di scenari che non servono a nulla se non a far perdere tempo o vite preziose al giocatore? Una scelta del genere sarebbe stata normale in un qualsiasi platform basato sull'esplorazione, non in uno che fa della velocità di completamento la sua componente principale.

Sembra quasi che i ragazzi di Cave si siano divertiti a prendere in giro e irritare il giocatore... e forse è proprio così, ma io sinceramente non mi sono divertito un granché e in alcuni frangenti la frustrazione ha decisamente preso il sopravvento sulla voglia di riprovare.

Quello che invece mi ha deliziato fin dal primo istante è la componente grafica, senza ombra di dubbio una delle caratteristiche migliori del gioco. Per certi versi Nin2-Jump ricorda il meraviglioso Okami, per altri le rappresentazioni del teatro giapponese Kabuki miscelate con le care, vecchie ombre cinesi.

Il gioco è strutturato su 50 livelli, con tanto di boss finali e sfide sempre più difficili.

Personalmente avrei apprezzato la possibilità di giocare "a schermo intero" piuttosto che in un riquadro sovrastato, nella sua parte inferiore, da una serie di Avatar che sottolineano anche vocalmente le imprese del ninja protagonista. Li ho trovati un po' troppo invasivi e invadenti, soprattutto per un gioco che richiede un tasso di concentrazione molto alto.

Il prezzo a cui Nin2-Jump viene venduto su Live Arcade è decisamente invitante (400MP) e il fatto che l'intero incasso del gioco verrà devoluto in beneficienza alla Croce Rossa giapponese per aiutare le vittime del terremoto/tsunami, lo rende un acquisto emotivamente e moralmente quasi obbligato. Tenete presente però che si tratta di un gioco adatto soprattutto a chi vuole cimentarsi con una sfida decisamente "tosta", sia per il livello di difficoltà che per quanto riguarda alcuni difetti strutturali che ne minano (in parte) la fruibilità.

6 / 10