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Ninety-Nine Nights II

X, X, X, Y, Y, X...

Per quanto riguarda i due pulsanti dorsali, tenendo premuto il sinistro e schiacciando contemporaneamente uno dei tasti frontali del pad si attivano gli attacchi speciali a esso associati, mentre con il destro ci si affida a una serie di devastanti incantesimi abbinati all'apposita barra di energia.

Questi, con l'unica aggiunta rappresentata da qualche combo aerea e dai contrattacchi, sono tutti gli elementi del sistema di combattimento di N3 II o, più precisamente, dell'intera esperienza di gioco.

Poco importa se accumulando i globi rossi rilasciati dai nemici uccisi si possano potenziare le armi, i personaggi o le tecniche speciali: nella maggior parte dei casi non si farà altro che ricorrere ancora e ancora alla medesima combo, anche con gli avversari più avanzati.

La chiave della vittoria, in N3 II, è la pressione alternata dei tasti X ed Y, che dev'essere abbandonata unicamente se si decide di sbloccare i vari obiettivi presenti nel gioco. Per farvi capire quanto superflue possano essere le parate (un po' meno le schivate, che in effetti permettono di uscire da qualche situazione complicata), vi basti sapere che sono presenti alcuni obiettivi legati al numero di colpi bloccati. Che tristezza...

Progredendo con l'avventura si ottengono nuove armi da equipaggiare, ognuna caratterizzata da bonus differenti.

Come scritto poco fa, comunque, rispetto al capitolo precedente ci sono stati dei cambiamenti importanti, che purtroppo non bastano per garantire un'esperienza di gioco meritevole di essere presa in considerazione.

La prima cosa che salta all'occhio è la possibilità di equipaggiare una serie di oggetti con cui rendere disponibili le abilità attive e passive. Le prime possono essere sfruttate semplicemente premendo l'apposita combinazione di tasti, mentre le seconde garantiscono dei bonus costanti una volta equipaggiate.

Questo aggiunge ad N3 II un pizzico di varietà, anche se una volta trovata la combinazione più adatta alle proprie esigenze diventa praticamente inutile apportare ulteriori modifiche all'equipaggiamento. Continuando a parlare di varietà, inoltre, la presenza di più personaggi con cui affrontare la modalità principale non basta a rendere più fresco il gameplay, visto che i vari guerrieri si giocano più o meno nel medesimo modo.

Al di là di qualche sporadico elemento interattivo, le ambientazioni del gioco sono davvero troppo spoglie.

Un'altra aggiunta rispetto al capitolo precedente è la modalità multiplayer, che sfortunatamente non permette di affrontare la campagna principale assieme a un amico (né offline né tanto meno online). Una volta selezionata tale modalità, infatti, si viene sbattuti all'interno di varie arene in compagnia di un alleato, con l'unico obiettivo di resistere il più possibile contro varie ondate di mostri.

Vista la scarsa qualità globale del gioco, comunque, non aspettatevi di trovare chissà quante persone con cui condividere l'esperienza online di N3 II, i cui server si rivelano fin troppo spesso freddi e desolati. Nella maggior parte dei casi ci si imbatte in persone alla ricerca dei fatidici 1000 punti di Gamerscore, per i quali è necessaria almeno una sessione multiplayer.

N3 II, quindi, si rivela un titolo privo di elementi interessanti, e non contribuisce certo a innalzare le aspettative verso un genere sempre più piatto e poco propositivo. Se non potete fare a meno di giocare tutti gli hack 'n slash in circolazione, preparatevi a passare una serie interminabile di ore tutte identiche tra loro. In caso contrario... beh, date un'occhiata al voto.

4 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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