Nintendo 3DS
Abbiamo provato l'oggetto che ha fatto impazzire l'E3 e...
Grande merito va comunque attribuito al fatto di non dover ricorrere ad occhialini di alcun tipo: la naturalezza della situazione gioca infatti a tutto vantaggio dell'esperienza, che risulta così sensazionale nella sua immediatezza senza fronzoli. Ecco allora che anche i film (come ho avuto modo di vedere dal trailer tridimensionale di Dragon Trainer) a dispetto delle misure contenute dello schermo (9 cm di ampiezza) appaiono deliziosamente eye-candy, a voler confermare il trionfo multimediale della next big thing di casa N.
Il successo della piattaforma sarà ad ogni modo sempre e comunque soltanto una questione di software, ed in questo senso il 3DS sembra già pronto a mettere in campo una delle line up più impressionanti della storia, con pezzi da 90 quali Kid Icarus, il remake di Zelda Ocarina of Time, Resident Evil, Metal Gear Solid, Kingdom Hearts, Mario Kart, Super Street Fighter IV, Nintendogs e molti, molti altri titoli pronti a far decollare le vendite di questo autentico gioiellino.
Senza contare le applicazioni innovative e radicalmente costruite attorno alle specifiche feature della macchina, come l'incredibile demo di augmented reality presente in fiera (grazie al 3D era possibile esplorare in modo stupefacente uno spazio virtuale generato dalla console partendo da una semplice carta da gioco posta su un piano, arrivando a muoversi realmente per colpire bersagli vari ed addirittura la testa di un drago).
Sono tutte rose e fiori? Praticamente sì, anche se la prova sul campo mi ha lasciato con un paio di perplessità. La prima riguarda lo schermo della console: l'effetto 3D funziona davvero a meraviglia, ma solo e soltanto guardando frontalmente le immagini. L'angolo di visione è infatti piuttosto limitato (sappiamo sin da ora cosa verrà migliorato nell'inevitabile revisione prossima ventura!), e basta spostare leggermente la testa per dissolvere l'incantesimo trasformando tutto in un pasticcio lenticolare. Non che qualcuno si diverta a tenere un portatile di traverso, sia chiaro, ma si tratta comunque di una limitazione tecnica che mi pare doveroso segnalare.
La seconda questione delicata è legata a doppio filo con la premessa fatta qualche paragrafo fa: come promuovere, vendere e rendere appetibile una console dove la tridimensionalità fa la differenza senza poter mai mostrare l'effetto stesso della piattaforma? Anche se la fame di 3D delle persone sembra palpabile il marketing di Nintendo dovrà inventarsi qualcosa di efficace per far arrivare il messaggio al pubblico, e l'impresa potrebbe non risultare automaticamente semplicissima.
Quando il tempo a mia disposizione è scaduto una rappresentante di Nintendo of America si è avvicinata per chiedermi un parere in merito al mio hands on: come ho risposto la sorpresa e la meraviglia sono state tali da risultare difficilmente esprimibili a parole. Guardandomi in giro mi sono però accorto di una cosa: sui visi di tutte e 100 le persone impegnate a pasticciare con i 3DS campeggiava, immancabile e sincerissimo, un sorriso a 32 denti. E se questa non è magia...